Banca Generali – L’utile netto cresce del 9,6% nel 3Q 2018

Nel terzo trimestre 2018 il margine d’intermediazione di Banca Generali è cresciuto del 9,7% annuo a 108,5 milioni, supportato dalle commissioni nette (+15,4% a/a). Il risultato lordo di gestione ha toccato i 58,7 milioni (+10,8% annuo), mentre l’utile netto è stato di 43,2 milioni (+9,6% a/a).

Banca Generali ha archiviato il terzo trimestre 2018 con risultati positivi trainati dalla costante crescita delle commissioni grazie all’incremento delle masse gestite, che hanno raggiunto il massimo storico di 58,5 miliardi (+9% nei primi mesi dell’anno).

L’utile netto ha toccato i 43,2 milioni, in crescita del 9,6% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Un risultato che attesta la capacità della banca di crescere anche in momenti dove prevale l’incertezza sui mercati e la validità del modello di business che presenta un buon grado di efficienza operativa.

Nella tabella seguente riportiamo il confronto tra i conti economici trimestrali di Banca Generali.

Il margine di intermediazione si è attestato a 108,5 milioni, in crescita del 9,7% rispetto ai 98,9 milioni del terzo trimestre 2017. Un risultato di rilievo tanto più alla luce del contesto di mercato in cui è stato realizzato.

Ottima la crescita delle commissioni nette, che sono balzate in avanti del 15,4% annuo a 90,8 milioni nonostante l’andamento delle Borse e dei titoli. L’aumento rispecchia il costante incremento delle management fee, che hanno toccato i 160,8 milioni, contro i 150,6 milioni dell’analogo periodo del 2017, grazie all’aumento delle masse. Il margine è invece rimasto costante allo 0,28 per cento.

Da segnalare una leggera ripresa anche delle commissioni di performance, passate dagli 8,8 milioni del terzo trimestre 2017 ai 14 milioni di quello in esame. Bene le banking fee, salite a 11,6 milioni. Per quanto riguarda le commissioni nette, infine, hanno beneficiato della crescita in misura lievemente più contenuta delle commissioni passive dovuta principalmente al diverso mix della raccolta.

In rialzo anche il margine di interesse, salito del 4,5% annuo a 16,2 milioni, migliore risultato dal secondo trimestre 2015. La crescita è stata spinta sia dai volumi sia dalla ripresa dei rendimenti a partire dal secondo trimestre 2018.

Infine, la voce profitti da trading ha mostrato un calo dai 4,7 milioni del terzo trimestre 2017 agli 1,5 milioni del periodo in esame.

I costi operativi, pari a 49,7 milioni (+8,2% a/a), sono cresciuti per effetto dei maggiori oneri per il trasferimento degli uffici, i costi per le iniziative di crescita esterna e l’avvio delle partnership a cui si aggiungono anche i maggiori contributi versati al Fondo Nazionale di Risoluzione Bancaria (BRRD) e al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (FITD). Nel dettaglio, gli altri costi operativi sono lievitati dell’11% rispetto al terzo trimestre 2017, mentre il costo del personale è aumentato del 5,1% annuo.

Dopo rettifiche su crediti per 2,4 milioni (-10,7% a/a), altri accantonamenti per 4 milioni (+29% rispetto al periodo di confronto) e imposte per 9 milioni (+16,9% annuo), l’utile netto si è attestato a 43,2 milioni, in aumento del 9,6% rispetto al terzo trimestre 2017.

L’amministratore delegato e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Risultati solidi che riflettono la qualità della nostra consulenza e la prontezza della banca nel rispondere alle mutate condizioni dei mercati. Nonostante la forte volatilità, tra luglio e settembre abbiamo aumentato di oltre il 10% i profitti e la crescita dimensionale è proseguita, specie nella fascia di clientela private che oggi riguarda quasi il 65% delle masse complessive. L’acquisizione di una boutique d’eccellenza nell’advisory come Nextam accelererà il nostro sviluppo nel wealth management dove continueremo a sviluppare nuovi servizi e a guardare con attenzione alle migliori opportunità che si presentano sul mercato per rafforzare la diversificazione e la protezione dei patrimoni dei nostri clienti. Sebbene in un contesto di grande cautela, grazie alla forza della domanda e alle numerose iniziative in fase di lancio siamo fiduciosi di continuare a crescere”.