Nei primi 9 mesi del 2018 il gruppo guidato da Bob Kunze-Concewitz ha riportato vendite nette per 1,2 miliardi, in calo su base annua del 2,5%, registrando tuttavia una crescita organica del 6,6%.
Si segnala che l’incremento organico del business è stato assorbito dall’effetto negativo dei cambi, scontando il rafforzamento dell’euro rispetto a tutte le altre valute, oltre alla variazione del perimetro societario dopo la cessione di attività ritenute non più strategiche, (Carolans e Lemonsoda) e all’interruzione di alcuni agency brand.
Il breakdown dei ricavi evidenzia un forte incremento dei brand a priorità globale (+10,3%) e dei brand a priorità regionale (+5,6%), mentre i brand a priorità locale hanno registrato un calo (-1,9%).
Dal lato geografico, le vendite in America (43,3% totale) e nell’area SEMEA (28,8% totale) hanno si sono rispettivamente ridotte del 7,2% e del 2,9% su base annua, mentre le vendite nel Nord, Centro ed Est Europa e nell’Asia Pacifico sono salite del 6,1% e del 7,6%.
A livello di margini operativi, l’Ebitda rettificato si è mantenuto invece sostanzialmente stabile a 299,8 milioni, mentre a parità di cambi e di perimetro segna un aumento dell’8,5 per cento.
L’Ebit rettificato, pari a 259,2 milioni, ha riportato un aumento su base annua dello 0,7 per cento.
Infine, il conto economico si è chiuso con un utile netto ante imposte di 249,5 milioni, in progresso del 4,7% beneficiando di una riduzione degli oneri finanziari netti e nonostante la contabilizzazione di minori proventi non ricorrenti.
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2018 l’indebitamento finanziario netto del gruppo ammontava a 913,8 milioni, in calo di 67,7 milioni rispetto a fine anno 2017 grazie soprattutto alla positiva generazione di free cash flow operativo.