Italgas – Utile netto in progresso del 6,1% nei 9 mesi 2018

Nei primi nove mesi del 2018 i ricavi totali consolidati sono stati pari a 880,7 milioni, in aumento del 5,5% rispetto al pari periodo del 2017, grazie soprattutto all’aumento del 4,7% su base annua dei ricavi regolati da distribuzione gas (pari a circa il 97% del giro d’affari complessivo) e al balzo del 50,3% dei ricavi diversi.

Nel dettaglio, l’incremento dei ricavi regolati distribuzione gas deriva da maggiori proventi di vettoriamento e da maggiori altri ricavi regolati distribuzione gas. Con riferimento ai primi, Italgas ha beneficiato dell’incremento del vincolo dei ricavi soprattutto per i nuovi investimenti e dell’accelerazione del piano di metanizzazione del Mezzogiorno attuato nel secondo semestre del 2017, ma anche della variazione dell’area di consolidamento, il tutto è stato solo in parte compensato da conguagli tariffari negativi.

Gli altri ricavi regolati distribuzione gas includono prestazioni accessorie di rete e altri ricavi regolati per 43,3 milioni e 61,5 milioni inerenti il contributo ex art. 57 della Delibera ARERA n. 367/14, relativo alla sostituzione di misuratori tradizionali con quelli elettronici (smart meter). Tale contributo è relativo alla quota di competenza del riconoscimento tariffario per il piano di sostituzione dei contatori tradizionali determinato prevedendo di completare la sostituzione dell’intero parco contatori entro i primi mesi del 2020. Al riguardo si segnala che Italgas, avendo raggiunto il 52,7%, ha conseguito già nel corso dei primi nove mesi del 2018 gli obblighi di sostituzione fissati dall’Autorità (50% del parco contatori di calibro G4 e G6 da raggiungere entro la fine del corrente anno).

L’Ebitda dei primi sei mesi del 2018 è stato pari a 629,2 milioni in progresso dell’8,9% su base annua anche grazie ad una flessione dei costi operativi. In particolare, questa voce comprende minori costi connessi al contratto di servizio per prestazioni informatiche (-5,7 milioni) e minori accantonamenti a fondi rischi e spese future (-6 milioni), parzialmente compensati da un maggior costo lavoro (+11,2 milioni).

L’Ebit registrato nel periodo in esame ammonta a 333,9 milioni in crescita dell’8,9% su base annua, nonostante il balzo dell’8,9% della voce ammortamenti e svalutazioni, che tiene conto dell’accelerazione dell’ammortamento a seguito della riduzione della vita utile dei misuratori tradizionali, soggetti al piano di sostituzione con i misuratori elettronici (smart meter).

Il conto economico si chiude con un utile netto pari a 226,4 milioni registrando una crescita del 6,1% su base annua, nonostante l’incremento degli oneri finanziari netti, i minori proventi netti su partecipazioni e le maggiori imposte sul reddito dovute principalmente all’aumento della base imponibile del periodo.

Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto al 30 settembre 2018 è pari a 3,73 miliardi, sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2017 (+0,4%).

Gli investimenti nei primi nove mesi del 2018 si sono attestati a 349 milioni, registrando una crescita dello 0,8% su base annua, principalmente grazie ai maggiori investimenti di distribuzione (+9,5% a 179,2 milioni) che hanno riguardato in primis iniziative di sviluppo (estensioni e nuove reti) e il rinnovo di tratte di tubazioni.