Piazza Affari annulla le vendite della mattinata e si riporta sulla parità, grazie anche ai risultati positivi di Intesa nel terzo trimestre. Intorno alle 15:40 il Ftse Mib è invariato, sostanzialmente in linea con il Dax di Francoforte (-0,1%) mentre il Ftse 100 di Londra (-0,7%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%) restano negativi.
Apertura leggermente positiva, nel frattempo, per Wall Street, nel giorno delle elezioni di metà mandato, una sorta di referendum sull’operato di Donald Trump dopo due anni dall’insediamento alla Casa Bianca.
Giovedì il focus si sposterà invece sulla Federal Reserve, che dovrebbe confermare il rialzo dei tassi di interesse a dicembre e fornire indicazioni di politica monetaria per il 2019.
Nel frattempo, gli operatori continuano a monitorare l’evolversi dello scontro commerciale tra Usa e Cina e il difficoltoso percorso della Brexit.
Sul Forex l’euro/dollaro supera quota 1,14 dollari, nonostante i dati deboli sulla crescita dell’eurozona nel mese di ottobre, che hanno evidenziato il ritmo di espansione inferiore da oltre due anni. Poco sopra le stime, invece, i numeri sui prezzi alla produzione di settembre. Poco mosso il cambio fra biglietto verde e yen, sopra quota 113, in rialzo il dollaro/sterlina a 1,308.
Tra le materie prime, viaggiano sui valori della viglia le quotazioni del petrolio con Wti e Brent rispettivamente poco sopra 63 e 73 dollari al barile mentre l’oro resta sopra 1.230 dollari l’oncia.
Nel comparto obbligazionario lo spread Btp-Bund si riavvicina a 300 punti base con il rendimento del decennale italiano in ascesa al 3,4%, dopo che ieri l’Eurogruppo ha chiesto all’Italia di modificare la manovra e di rispettare le regole condivise prima della scadenza fissata per il 13 novembre.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano CAMPARI (+2,9%) e INTESA (+2%) dopo i conti. In rialzo anche MEDIASET (+2,8%) che ha esercitato l’opzione put di cessione a Sky della società R2, la piattaforma operation di Premium. Intanto, le banche starebbero lavorando a una potenziale fusione tra Mediaset e la francese TV France 1. Diffusi inoltre i dati sulla raccolta pubblicitaria dei primi nove mesi 2018.
Bene pure le utilities ITALGAS (+1,7%), A2A (+0,8%) e TERNA (+0,7%), oltre a LEONARDO (+1,4%) e FINECO (+0,7%), quest’ultima dopo i dati al 30 settembre. Sottotono FERRARI (-2,5%) all’indomani dei risultati, negativi anche BUZZI (-1,5%) e TELECOM ITALIA (-1,4%) in attesa dei conti di Tim Brasil.