Banca Mediolanum – Crescita a doppia cifra per i margini nel 3Q 2018

Banca Mediolanum ha archiviato il terzo trimestre 2018 con un margine di intermediazione pari a 275,7 milioni (+9% rispetto al periodo di confronto), trainato da commissioni nette salite a 199,3 milioni (+8% annuo). Il periodo si è chiuso con un utile netto di 96,7 milioni (+16,6% a/a).

Il margine di intermediazione di Banca Mediolanum, nel terzo trimestre 2018, si è attestato a 275,7 milioni (+9% rispetto al corrispondente periodo del 2017).

Nel dettaglio, le commissioni nette sono aumentate a 199,3 milioni (+8% rispetto al secondo trimestre 2017), grazie all’incremento delle commissioni di gestione a 253,3 milioni (+2,9% a/a), a loro volta sostenute dall’incremento delle masse gestite e amministrate a 77,1 miliardi. Stabile a 37,2 milioni il contributo delle performance fee nonostante il difficile contesto di mercato.

Il margine di interesse è salito a 49 milioni (+13,4% rispetto al periodo di confronto), grazie alla continua crescita del credito erogato alla clientela. In aumento anche i profitti da trading (+35,3% annuo a 4,9 milioni) e gli altri ricavi (+4,9% a/a a 22,5 milioni).

Dopo avere contabilizzato costi operativi saliti meno che proporzionalmente rispetto al giro d’affari a 139,3 milioni (+1,9% rispetto al terzo trimestre 2017), il risultato lordo di gestione è balzato a 136,5 milioni (+17,4% rispetto al periodo luglio-settembre 2017).

Grazie anche a rettifiche su crediti in calo a 1,4 milioni (-5,7% a/a), il risultato netto di gestione ha toccato 135 milioni (+17,7% annuo).

Il semestre si è chiuso con un utile netto di 96,7 milioni (+16,6% rispetto al periodo luglio-settembre 2017), dopo avere spesato oneri straordinari netti scesi a 13,2 milioni (-50,1% a/a) e maggiori imposte per 25,1 milioni (5,4 milioni nel terzo trimestre 2017).

Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 settembre il Cet1 è pari al 14,6 per cento. Il Cet1 pro-forma, in virtù delle modifiche apportate nel luglio scorso alle logiche di gestione della tesoreria, si attesta al 20,2 per cento. Tali modifiche hanno avuto efficacia contabile dal 1° ottobre 2018.