Il gruppo ha chiuso il terzo trimestre 2018 con ricavi ed Ebit adjusted inferiori alle attese, ma ha battuto il consensus sull’utile netto adjusted. Confermati i target sull’intero esercizio, rivisti al rialzo lo scorso luglio.
Nel dettaglio, i ricavi delle attività industriali sono rimasti sostanzialmente stabili a 6,25 miliardi di dollari (6,64 miliardi il consensus), con una crescita del 4% a cambi costanti.
L’Ebitda adjusted è aumentato del 13,2% a 591 milioni con una marginalità al 9,5% (+110 punti base), mentre l’Ebit adjusted è balzato del 24,4% a 321 milioni (346 milioni il consensus) con un’incidenza sul fatturato al 5,1% (+100 punti base).
L’utile netto è passato da 60 milioni a 231 milioni, mentre l’utile netto adjusted è cresciuto del 47% a 222 milioni.
Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento netto industriale è aumentato a circa 2 miliardi, rispetto a 1,3 miliardi al 30 giugno 2018.