Il gruppo ha archiviato il periodo luglio-settembre 2018 con ricavi delle attività industriali sostanzialmente stabili a 6,23 miliardi, un andamento che media l’incremento nelle Macchine per le Costruzioni e nelle Macchine per l’Agricoltura assorbito dai cali nei Veicoli Commerciali e nel Powertrain. In crescita a doppia cifra l’Ebitda adjusted e l’Ebit adjusted, rispettivamente del 13% e del 24%, mentre l’utile netto adjusted ha segnato un +47% a 222 milioni. L’indebitamento netto industriale è aumentato di 0,7 miliardi a 2 miliardi. Confermati i target 2018.
Cnh ha archiviato il terzo trimestre 2018 con ricavi consolidati sostanzialmente stabili a 6.686 milioni. Nello specifico, il fatturato delle attività industriali è cresciuto del 4% a parità di cambi a 6.245 milioni, leggermente al di sotto dei 6.642 milioni attesi dagli analisti.
Nel dettaglio, il fatturato del business Macchine Agricole ha registrato un incremento del 3,5% a 2.636 milioni (+8,4% a parità di cambi), mentre le vendite delle Macchine per le Costruzioni hanno segnato un +17,5% a 726 milioni (+21,2% a parità di cambi).
I ricavi dei Veicoli Commerciali, invece, sono diminuiti del 6,6% a 2.404 milioni (-3% a parità di cambi), complice la diminuzione dei volumi di veicoli pesanti per un cambio di strategia più focalizzata su prodotti più redditizi. Il Powetrain, infine, ha segnato un -9,5% a 972 milioni (-6,4% a parità di cambi).
In crescita a doppia cifra i margini operativi, che hanno beneficiato di un mix prodotto più favorevole e del miglioramento dei prezzi netti, che hanno più che compensato l’incremento dei costi delle materie prime.
L’Ebitda adjusted delle attività industriali è aumentato del 13,2% a 591 milioni, con una marginalità al 9,5% (+110 punti base), mentre l’Ebit adjusted delle attività industriali è balzato del 24,4% a 321 milioni (346 milioni il consensus), con un’incidenza sul fatturato al 5,1% (+100 punti base).
La forte performance operativa, ha consentito un significativo incremento dell’utile netto adjusted, cresciuto del 47% a 222 milioni, superando i 185 milioni stimati dal consensus.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento netto industriale si è attestato a circa 2 miliardi, in aumento di 0,7 miliardi rispetto al 30 giugno 2018 per effetto degli aumenti stagionali del capitale di funzionamento.
Infine, il gruppo ha confermato i target 2018 dopo averli rivisti al rialzo lo scorso luglio, con ricavi delle attività industriali pari a circa 28 miliardi e un risultato diluito per azione adjusted atteso nella parte alta del range 0,67-0,71 dollari, mentre l’indebitamento netto industriale è stimato tra 0,7 e 0,9 miliardi.