Falck Renwables ha pubblicato i risultati relativi al periodo gennaio – settembre 2018. I ricavi consolidati si attestano a 231,6 milioni, in crescita del 16,4% su base annua.
Una dinamica che ha beneficiato del balzo a 23,6 milioni dai precedenti 0,2 milioni delle vendite di energia della controllata Flack Renewables Energy, a cui si aggiunge il progresso dell’11,7% a 163,2 milioni del fatturato del business eolico, grazie alla migliore ventosità in Italia, Francia e Spagna, al contributo legato alla piena operatività dell’impianto di Auchrobert (36 MW) nel Regno Unito, nonché dell’incremento dei prezzi dell’energia nel Regno Unito e in Spagna.
Positivo anche il contributo del comparto eolico, che ha consuntivato ricavi aumentati dell’11,7% a 163,2 milioni, a seguito della maggiore produzione derivante dall’aumento della capacità installata (+13,7% a 933,5 MW) per effetto dell’acquisizione di un impianto fotovoltaico (92 MW) in North Carolina nel dicembre 2017, della energizzazione di un impianto fotovoltaico in Massachusetts (6 MW) e dell’acquisizione di tre progetti fotovoltaici in Massachusetts (14,5MW), già in esercizio dal mese di giugno 2018.
A livello di margini operativi, l’Ebitda è salito del 26,1% a 130,6 milioni, grazie al buon contenimento dei costi operativi saliti solo del 6% a 101 milioni. Nello specifico, l’Ebitda del settore eolico è aumentato del 16,3% a 120,5 milioni, mentre quello del comparto waste to energy/biomasse/fotovoltaico è quasi raddoppiato a 24,7 milioni.
In termini geografici, il contributo alla redditività operativa lorda è stato fornito principalmente dal Regno Unito con 64,7 milioni (+33% a/a) e dall’Italia con 58,2 milioni (+13,2% a/a).
L’Ebit registra un progresso del 43,3% a 76,7 milioni, dopo essere stati spesati ammortamenti accantonamenti e svalutazioni per 53,9 milioni (+7,7% su base annua).
Dopo la contabilizzazione di oneri finanziari pari a 29,6 milioni (+4,1%) e proventi da partecipazioni per 700mila euro, il risultato ante imposte si attesta a 3,6 milioni, raddoppiato rispetto al corrispondente periodo del 2017.
Sul fronte patrimoniale, al 30 settembre 2018 l’indebitamento finanziario netto si esprime in 502,5 milioni, in calo di circa 80 milioni, rispetto all’ammontare a fine dicembre 2017, per effetto di 94 milioni di liquidità derivante dalla gestione operativa, assorbita da investimenti pari a circa 81 milioni e da dividendi distribuiti per 22,5 milioni.
Gli investimenti netti del periodo in esame si attestano a 80,9 milioni, in netto aumento rispetto a pari periodo 2017 (21,5 milioni), sopratutto a seguito dell’acquisizione di alcune società negli Usa.