Il Cda di Acea ha approvato i conti del terzo trimestre 2018, chiuso con ricavi netti consolidati per 719,7 milioni in progresso su base annua dell’8,2 per cento.
A livello di margini operativi, l’Ebitda cresce dell’11,1% rispetto al pari periodo di confronto. Il breakdown dell’Ebitda evidenzia progressi a livello dei comparti Infrastrutture energetiche (+22,6%), Commerciale e Trading (+11,9%), Idrico (+11,4%) e Ambiente (+3,2%). Si riduce invece la marginalità lorda dei segmenti Estero (-9,1%), Ingegneria e Servizi (-39,2%), oltre a quella dei servizi corporate che risulta negativa per 5 milioni (-1 milione 3Q 2017).
Nel periodo in esame diminuiscono gli ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni del gruppo romano a 105 milioni dai 115,3 milioni del terzo trimestre 2017 (-9% a/a).
L’Ebit si fissa così a 130,3 milioni, in progresso del 35,2% su base annua.
La gestione finanziaria mostra un aumento del 16,3% degli oneri finanziari netti a 23,5 milioni.
Il conto economico si è chiuso infine con un balzo dell’utile netto a 72,1 milioni (+46,6% a/a), grazie anche al minor peso del tax rate di circa 3 punti percentuali.
Dal lato patrimoniale, al 30 settembre 2018 l’indebitamento finanziario netto ammontava a 2,6 miliardi, in aumento del 2,4% rispetto al dato rilevato a fine giugno scorso (2,57 miliardi).
Nel terzo trimestre del 2018 gli investimenti hanno assorbito 131 milioni (+12,2% a/a)Alla luce dei positivi risultati raggiunti il management di Acea ha rivisto al rialzo la guidance per il 2018 stimando, a parità di perimetro, una crescita dell’Ebitda superiore al 6% (la guidance di giugno 2018 presentava una crescita maggiore del 5%).
Confermate invece le indicazioni sugli investimenti, che nell’esercizio in corso dovrebbero complessivamente aumentare rispetto ai 532 milioni del 2017, e sull’indebitamento finanziario atteso a circa 2,6 miliardi.