Cementir ha alzato il velo sui risultati del terzo trimestre del 2018, chiuso con un fatturato consolidato cresciuto del 3,2% a 304,6 milioni su base annua (+12,8% a cambi costanti).
A parità di perimetro, il giro d’affari mostra invece un calo dell’8,5% a causa principalmente dell’impatto negativo dei cambi.
Questa dinamica riflette la riduzione dei ricavi espressi in euro in Turchia e il calo registrato nel Regno Unito, in Norvegia e in Egitto, che hanno compensato l’andamento positivo di Malesia e Cina.
Per quanto riguarda i volumi di vendita si rileva una diminuzione del 4,6% del cemento e del clinker, una sostanziale stabilità del calcestruzzo e un incremento del 5,6% degli inerti.
Nella gestione operativa, l’Ebitda è rimasto sostanzialmente invariato a 67 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 22% (-80 basis point), mentre l’Ebit è diminuito del 2,2% a 46,9 milioni, con un ros del 15,7% (-90 basis point).
La redditività lorda si è dunque mostrata solida nonostante la variazione del perimetro di consolidamento e scontando l’effetto negativo dei cambi per 4,5 milioni.
Il periodo si è chiuso con un risultato ante imposte pari a 44,8 milioni, in calo dell’8,2% rispetto all’anno precedente, in scia al peggioramento della gestione finanziaria.
Infine, dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 339,6 milioni rispetto ai 395,3 milioni rilevati lo scorso 30 giugno.