Giornata positiva per il settore Commercio che ha registrato un rialzo dell’1% sottoperformando però sia il corrispondente indice europeo (+3,5%) sia il Ftse Mib (+1,4%).
Giornata nella quale tema ancora centrale quello della manovra finanziaria italiana.
Ciò all’avvicinarsi soprattutto del termine fissato per il 13 novembre per la presentazione della nuova bozza di bilancio.
Oltreoceano, archiviate le elezioni di mid-term, gli investitori hanno iniziato a volgere lo sguardo alla riunione di oggi della Fed.
Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha chiuso ancora con un +3,6 per cento.
Ricordiamo che la multinazionale milanese ha recentemente comunicato i conti al 30 settembre 2018.
Nel terzo trimestre ha incrementato il proprio fatturato dell’1,8% su base annua a 422,4 milioni e ha riportato un utile ante imposte del gruppo, pari a 83,5 milioni in calo rispetto ai 128,8 milioni del 2017, che però avevano beneficiato di proventi non ricorrenti per 43,2 milioni nel periodo luglio-settembre 2017 derivanti in gran parte proventi dalla cessione dei business vinicoli cileno e francese e dei brand Carolans e Irish Mist.
Tra le Mid la migliore è stata Marr (+1,3%).
Acquisti anche su Parmalat (+1,1%) che ha reso noto di aver raggiunto accordi per l’acquisizione di alcuni assets della divisione di produzione e commercializzazione del “natural cheese” (marchi “Cracker Barrel”, “P’tit Quebec” e “aMOOza!”) di Kraft Heinz Canada ULCad per un controvalore complessivo di 1,62 miliardi di dollari canadesi (1,1 miliardi di euro).
Infine tra le Small si è distinta Chl (+5%). A seguire Valsoia che ha comunicato i conti trimestrali.
Numeri da cui sono emersi ricavi a 21,6 milioni, in diminuzione dell’1,9% rispetto al pari periodo del 2017 e un utile netto di 2,4 milioni (-14,1%).