Ottima partenza per Poste Italiane dopo la pubblicazione dei risultati. A circa mezz’ora dall’inizio delle contrattazioni il titolo segna un rialzo del 4,8% riagganciando quota 7 euro.
L’andamento delle azioni, che lo scorso 24 ottobre avevano toccato un minimo di 5,99 euro e che oggi beneficia anche della contrazione dello spread Btp-Bund, beneficia dei risultati migliori delle attese del trimestre.
I ricavi hanno raggiunto 2,52 miliardi (2,49 miliardi le attese), l’Ebit 456 milioni (394 milioni il consensus) e l’utile netto 321 milioni (273 milioni le stime).
“Poste Italiane ha continuato a crescere nel terzo trimestre e prevede di realizzare per il 2018 gli obiettivi individuati da “Deliver 2022”. In linea con la visione strategica presentata nel corso del nostro Capital Markets Day a febbraio, tutti i settori operativi stanno contribuendo al miglioramento dei risultati operativi, grazie ad una crescita a basso rischio, una ridotta dipendenza dalle plusvalenze e ad una maggiore disciplina sul versante dei costi”, ha affermato l’Ad Matteo Del Fante commentando i conti.
Il dividendo fissato per il 2018 è pari a 0,44 euro per azione, in aumento del 5% su base annua, grazie ad un utile per azione di 0,81 euro nei primi nove mesi del 2018.
Alla fine di settembre il Solvency II del gruppo era pari al 172% prima della rettifica per la volatilità. A seguito delle recenti condizioni di mercato, sono state adottate misure di gestione del capitale per rafforzare tale coefficiente, soggette ad approvazioni, che si traducono nei tre punti sotto descritti.
La controllata Poste Vita continuerà a sostenere il dividendo di gruppo, con un pay-out pari fino al 50% nel 2018, determinando un incremento di 3 punti percentuali del Solvency II Ratio (in aggiunta ai 3 punti percentuali già registrati nel terzo trimestre del 2018). Nel futuro ci sarà un livello di flessibilità nel dividendo di Poste Vita.
Sono presenti 1,1 miliardi in fondi propri accessori (che costituiscono parte del totale degli 1,75 miliardi di aumento di capitale concessi per cinque anni da Poste Italiane come impegno incondizionate e irrevocabile a supporto del Solvency II ratio, di cui 1 miliardo condizionato alla riduzione del Solvency Ratio al di sotto del 130%) allocati come Tier2, determinando un aumento di 26 punti percentuali dell’indice di solvibilità.
L’attività per imposte differite, secondo le previsioni, dovrebbero aumentare di 8/10 punti percentuali il coefficiente.
Dopo tali misure il Solvency II su base pro-forma sarà di circa 210% fully loaded. Un supporto ulteriore è atteso dai criteri transitori europei previa approvazione da parte delle autorità di vigilanza italiane. Sulla base delle attuali stime il coefficiente beneficerà di un incremento pari a circa 20 punti percentuali e dunque il proforma Solvency II transitional ratio si attesterà intorno al 230 per cento.