Anima ha archiviato i primi nove mesi del 2018 con ricavi totali pari a 245,8 milioni (+38% rispetto al periodo di confronto).
L’incremento è stato favorito dalla crescita delle commissioni nette di gestione, passate dai 157 milioni dei primi nove mesi del 2017 ai 210 milioni nel periodo in esame. Positivo anche il contributo delle commissioni di incentivo, che hanno toccato 18,4 milioni (4,5 milioni nel periodo gennaio-settembre 2017).
I costi operativi totali si sono attestati a 101 milioni, in aumento rispetto ai 63 milioni del periodo di confronto. Incremento che è derivato in parte dall’aumento delle rettifiche di valore nette su attività immateriali, passate da 13 milioni a 33,7 milioni.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 97,4 milioni (+24% rispetto ai primi nove mesi del 2017).
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2018 risulta negativa per 167 milioni (-276 milioni a fine 2017).
Marco Carreri, Ad di Anima Holding, ha commentato così la gestione: ”Questi risultati sono la testimonianza di come Anima oggi sia una realtà solida, profittevole e diversificata, che sta per chiudere un anno che ha visto dare rapida ed efficiente esecuzione alle operazioni di M&A concluse nei mesi passati e che guarda con fiducia al 2019, che rifletterà pienamente l’effetto dei nuovi accordi di partnership che stanno gradualmente andando a regime”.
Si segnala che il cda ha deliberato di richiedere l’autorizzazione a un’assemblea dei soci di prossima convocazione per il riacquisto di azioni proprie fino a un massimo del 10% del capitale sociale nei prossimi 18 mesi.