“Guardiamo a tutte le opportunità di crescita sia interna che esterna ma coglieremo le eventuali occasioni che si presenteranno solo se sapranno remunerare adeguatamente gli azionisti. Detto ciò la priorità del gruppo Bper rimane, in questo momento, la strategia di de-risking”.
È quanto ha affermato durante la presentazione dei risultati Alessandro Vandelli, Ceo della banca modenese, rispondendo a chi gli chiedeva sulla potenziale acquisizione di Unipol Banca, controllata di Unipol (primo azionista di Bper con poco oltre il 15%).
A proposito della riduzione dei crediti deteriorati, il manager ha affermato: “L’attività di de-risking messa in campo per ridurre i crediti deteriorati sta producendo i risultati attesi, fatto che ci consentirà di centrare l’obiettivo di riduzione dell’Npe ratio lordo di quasi 10 punti percentuali tra il 2016 e il 2018 mantenendo al contempo una elevata solidità patrimoniale”.
Vandelli ha poi sottolineato che il gruppo è al lavoro per la cessione di un altro miliardo di sofferenze dopo i 3 miliardi già dismessi. Il target fissato dall’Npe strategy 2018-2020 è compreso tra 3,5-4 miliardi, ma l’Ad ha fatto presente che potrebbe essere aggiunta la vendita di un ulteriore portafoglio da 1 miliardo. Il gruppo aveva selezionato un pacchetto da 6,4 miliardi di Npl potenzialmente cedibili.
Vandelli, infine, ha precisato che la presentazione del nuovo piano industriale “avverrà non più tardi di tre mesi”. Il Ceo ha precisato che lo slittamento del piano “è dovuto anche alla situazione macroeconomica, alla tempistica della legge di Bilancio e allo spread”.