Credem ha archiviato il terzo trimestre 2018 con un margine di intermediazione pari a 284,9 milioni (+10,5% rispetto al periodo di confronto). Il periodo si è chiuso con un utile netto di 56 milioni (+23,9% rispetto al terzo trimestre 2017), dopo costi operativi cresciuti in misura meno che proporzionale (+5,6% a/a a 192,5 milioni) rispetto al giro d’affari e rettifiche su crediti scese in maniera significativa (-37,5% a 9 milioni rispetto al periodo luglio-settembre 2017).
Credem, nel terzo trimestre 2018, ha registrato un margine di intermediazione pari a 284,9 milioni (+10,5% a/a).
Le commissioni nette sono rimaste sostanzialmente stabili a 121,1 milioni, grazie alla buona performance di quelle gestione e intermediazione titoli che ha compensato il calo di quelle legate ai servizi bancari.
Il margine di interesse è sceso a 123,7 milioni (-5,8% a/a) milioni a causa del perdurare dei bassi tassi, mentre i profitti da trading sono saliti a 6,4 milioni (+63,5% rispetto al terzo trimestre 2017) nonostante il difficile contesto di mercato che ha caratterizzato il periodo.
Gli altri ricavi sono cresciuti a 69 milioni (2 milioni nel periodo di confronto). Più nello specifico, i 33,6 milioni che derivano dai ricavi da attività e passività finanziarie di pertinenza delle imprese di assicurazione sono ancora valutate ai sensi dello IAS39.
I costi operativi sono leggermente aumentati a 192,5 milioni (+5,6% a/a). In particolare, le spese per il personale si sono leggermente incrementate a 119,6 milioni (+1,2% rispetto al periodo di confronto) per effetto delle assunzioni effettuate nel periodo, mentre gli altri costi sono cresciuti a 72,9 milioni (+13,7% rispetto al terzo trimestre 2017).
Tali dinamiche hanno portato ad un risultato lordo di gestione pari a 92,4 milioni (+22,4% rispetto al periodo luglio-settembre 2017).
Dopo rettifiche su crediti scese a 9 milioni (-37,5% a/a), e un saldo della gestione assicurativa negativo per 8 milioni, il risultato netto di gestione si è attestato a 75,1 milioni (+21,2% su base annua).
Il periodo si è chiuso con un utile netto di 56 milioni (+23,9% rispetto al terzo trimestre 2017).
Sul fronte della solidità patrimoniale, al 30 settembre 2018 il si fissa al 13,14% (13,7% a fine 2017).