I primi nove mesi del 2018 di Poste Italiane sono stati archiviati con ricavi sostanzialmente stabili a 7,95 miliardi, mentre è stata decisamente più significativa la crescita del risultato operativo (+28,3% annuo a 1,51 miliardi) e dell’utile netto (+45,9% a 1,06 miliardi rispetto ai primi nove mesi del 2017). Il tutto grazie al buon contenimento dei costi.
“Poste Italiane ha continuato a crescere nel terzo trimestre e prevede di realizzare per il 2018 gli obiettivi individuati da “Deliver 2022”, il piano strategico quinquennale costruito sulla base di solidi fondamentali. “Deliver 2022” è un percorso composto da molti piccoli passi in termini di strategia, costi e ricavi con l’obiettivo di creare valore per gli azionisti. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti fino ad oggi e continueremo a concentrarci sull’esecuzione del piano”.
È con queste parole che Matteo Del Fante, Ad di Poste Italiane, ha commentato i conti relativi ai primi nove mesi del 2018.
Il gruppo, nei primi nove mesi ha riportato ricavi totali sostanzialmente stabili a 7,89 miliardi (+0,7% rispetto al periodo gennaio-settembre 2017). Il contributo del solo terzo trimestre si è attestato a 2,52 miliardi (+5,3% rispetto al terzo trimestre 2017).
Per quanto riguarda le singole componenti, il settore dei servizi finanziari ha registrato un giro d’affari di 3,78 miliardi (+1,7% rispetto ai primi nove mesi del 2017), di cui 1,17 miliardi nel solo terzo trimestre (+9,3% rispetto al periodo luglio-settembre 2017), grazie al contributo della distribuzione di prestiti e mutui, dei fondi di investimento e del risparmio postale (collaborazione con Cdp) e dalla ridotta dipendenza dalle plusvalenze e la transizione verso un mix più sostenibile di ricavi ricorrenti.
I ricavi generati dai servizi postali e commerciali sono calati a 2,59 miliardi (-2,7% rispetto ai primi nove mesi del 2017), di cui 828 milioni nel terzo trimestre (-2,5% rispetto al terzo trimestre 2017). La crescita dei ricavi delle attività di corrispondenza grazie ad un re-pricing ha compensato il calo dei volumi, mentre quelli delle attività di recapito dei pacchi continuano a crescere sulla scorta del forte impulso del B2C.
Il settore assicurativo ha registrato una raccolta premi netta in lieve crescita a 1,05 miliardi (+1,6% rispetto al periodo gennaio-settembre 2017), di cui 363 milioni nel terzo trimestre (+9% rispetto al terzo trimestre 2017), grazie all’incremento delle polizze danni e dei piani individuali pensionistici e alla tenuta del ramo vita.
I ricavi riferiti ai pagamenti digitali hanno toccato 470 milioni (+11,4% rispetto ai primi nove mesi del 2017), di cui 163 milioni nel terzo trimestre (+13,2% rispetto al period luglio-settembre 2017), grazie ad un aumento delle carte PostePay e ad un numero più elevato di operazioni sia nel canale fisico sia in quello digitale, nonché degli altri segmenti.
La tenuta dei ricavi, unita al contenimento dei costi operativi (-4,1% a 6,44 miliardi rispetto al periodo gennaio-settembre 2017; stabile a 2,1 miliardi nel terzo trimestre 2017), ha permesso all’Ebit di salire a 1,51 miliardi (+28,3% rispetto ai primi nove mesi del 2017, di cui 456 milioni nel terzo trimestre (+38,6% rispetto al periodo luglio-settembre 2017).
Il maggiore apporto al risultato operativo è arrivato dal comparto dei servizi assicurativi (+12,6% a 591 milioni rispetto ai primi nove mesi del 2017; +32,2% a 230 milioni nel terzo trimestre), seguito dai servizi finanziari (+14,2% 9M 2018/9M 2017 a 586 milioni; -5,3% 3Q 18/3Q 17 a 178 milioni nel terzo trimestre per via di un costo una tantum principalmente legato ad accantonamenti a tutela dei clienti dei fondi immobiliari). L’Ebit del settore dei servizi postali è risultato positivo per 177 milioni, a fronte del leggero rosso di 4 milioni dei primi nove mesi del 2017 (negativo ma in calo a 7 milioni nel terzo trimestre rispetto al rosso di 81 milioni del periodo luglio-settembre 2017). L’Ebit del settore dei pagamenti digitali è salito a 470 milioni (+11,4% 9M 18/9M 17; +12,5% 3Q 18/3Q 17 a 54 milioni nel terzo trimestre).
I primi nove mesi si sono chiusi con un utile netto balzato a 417 milioni (+20,2% rispetto al periodo di confronto; +44,7% 3Q 18/3Q 17 a 165 milioni nel terzo trimestre). Il contributo dei servizi finanziari è stato di 428 milioni (+15,4% 9M 18/9M 17; -2,2% 3Q 18/3Q 17 a 135 milioni nel terzo trimestre), quello dei servizi assicurativi di 417 milioni (+20,2% 9M 18/9M 17; +44,7% 3Q 18/3Q 17 a 165 milioni nel terzo trimestre), quello dei servizi postali di 94 milioni (perdita di 101 milioni nei primi nove mesi del 2017; rosso di 20 milioni nel terzo trimestre ma in calo dai -75 milioni del periodo di confronto) e quello dei pagamenti digitali di 117 milioni (+9,3% 9M 18/9M 17; +8,1% 3Q 18/3Q 17 a 40 milioni nel terzo trimestre).
A fine settembre, il totale delle masse gestite/amministrate dal gruppo ammonta a 513 miliardi (+7 miliardi rispetto al 31 dicembre 2017).
Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta consolidata al 30 settembre 2018 è positiva per 4,5 milioni (liquidità netta di 5,6 milioni a fine 2017).
Sul fronte della solidità patrimoniale, a fine settembre il Solvency II del gruppo era pari al 172% (279% al 31 dicembre 2017), dopo l’impatto legato all’allargamento dello spread.