Il Cda di Rcs Mediagroup ha approvato i dati del terzo trimestre 2018, chiuso con ricavi consolidati in aumento del 12,7% a 209,7 milioni. Il dato del 2018 non è direttamente confrontabile con il 2017 in quanto è stato iscritto adottando l’IFRS 15 dal 1° gennaio 2018.
L’effetto di suddetto principio comporta maggiori ricavi per 25,4 milioni, di cui maggiori
ricavi editoriali per 26 milioni, minori ricavi pubblicitari per 0,4 milioni e minori ricavi diversi per 0,2 milioni. Complessivamente i ricavi segnano così un calo dello 0,9% a 184,3 milioni.
Nel dettaglio dell’analisi del fatturato, quello editoriale su base omogenea diminuisce del 2,5% a 88,1 milioni (+26,2% a 114,1 milioni considerando l’Ifrs 15). A livello diffusionale si confermano le leadership nei rispettivi segmenti di riferimento dei quotidiani Corriere della Sera, La Gazzetta dello Sport, Marca ed Expansión, mentre El Mundo conferma la seconda posizione tra i generalisti spagnoli nel mercato edicola.
Positiva invece la performance dei ricavi pubblicitari, cresciuti su base omogenea del 4,7% a 74,5 milioni (+4,2% considerando l’Ifrs 15). I ricavi diversi su base omogenea si riducono a 20,9 milioni (20,7 milioni con l’Ifrs 15).
In termini operativi, salgono entrambi i margini della gestione operativa, con l’Ebitda adjusted a 19,7 milioni (+13,9%) e l’Ebit adjusted fissato a 10,5 milioni contro i 3,1milioni nel 3Q 2017. Si incrementa del 3,3% l’Ebit margin del periodo.
Una variazione principalmente dovuta ai risultati positivi derivanti dall’attività di sviluppo dei contenuti editoriali, al continuo arricchimento dell’offerta e alla valorizzazione del portafoglio degli eventi sportivi, oltre al continuo impegno nel perseguimento dell’efficienza, che ha permesso di ottenere benefici relativi a costi operativi.
Si riducono da 17,3 milioni a 2,1 milioni gli oneri finanziari netti.
Dopo la contabilizzazione di imposte diminuite del 10% sul pari periodo del 2017, il trimestre si è chiuso con un risultato che cambia segno passando da una perdita netta di 4,2 milioni a un utile di 6,7 milioni.
Al 30 settembre 2018, l’indebitamento finanziario netto del gruppo si attesta a 215,9 milioni, ridotto di circa 30 milioni rispetto al dato presentato a fine giugno 2018.
Il gruppo conferma di conseguire nel 2018 una crescita dell’Ebitda e dei flussi di cassa della gestione corrente rispetto all’esercizio 2017, tali da consentire di ridurre l’indebitamento finanziario a fine 2018 al di sotto di 200 milioni.
A tal proposito, in data 10 ottobre è stato firmato, con il pool di banche, l’accordo modificativo del contratto di finanziamento in essere, i cui principali termini sono: l’estensione della durata del finanziamento di 12 mesi con conseguente posticipazione della data di scadenza finale al 31 dicembre 2023 e una riduzione dello spread tasso applicato ad entrambe le linee di credito a partire dal 10 ottobre 2018 e successivamente rideterminato di volta in volta in relazione al Leverage Ratio (PFN/EBITDA) più favorevole rispetto a quella originaria.
L’evoluzione della situazione generale dell’economia e dei settori di riferimento potrebbe tuttavia condizionare il pieno raggiungimento di questi obiettivi.