Settimana debole per il settore Commercio il cui indice ha riportato un -0,7 per cento, al di sotto del corrispondente europeo (+1,6%) e in linea con il Ftse Mib.
L’attenzione degli investitori è rimasta ancora sull’Italia a seguito, non solo della richiesta da parte dell’Eurogruppo di modifica della manovra finanziaria italiana, ma anche delle nuove proiezioni della Commissione europea, con il Bel Paese in coda nell’Eurozona sul fronte della crescita.
Il tutto in attesa anche del termine fissato per domani 13 novembre per la presentazione della nuova bozza di bilancio.
Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha registrato un +10,1 per cento.
La multinazionale milanese ha comunicato i conti al 30 settembre 2018.
Nel terzo trimestre ha incrementato il proprio fatturato dell’1,8% su base annua a 422,4 milioni e ha riporatato un utile ante imposte del gruppo, pari a 83,5 milioni in calo rispetto ai 128,8 milioni del 2017, che però avevano beneficiato di proventi non ricorrenti per 43,2 milioni nel periodo luglio-settembre 2017 derivanti in gran parte proventi dalla cessione dei business vinicoli cileno e francese e dei brand Carolans e Irish Mist.
Tra le Mid ha fatto meglio Parmalat (+1,8%) che ha reso noto di aver raggiunto accordi per l’acquisizione di alcuni assets della divisione di produzione e commercializzazione del “natural cheese” (marchi “Cracker Barrel”, “P’tit Quebec” e “aMOOza!”) di Kraft Heinz Canada ULCad per un controvalore complessivo di 1,62 miliardi di dollari canadesi (1,1 miliardi di euro).
Tra le Small la migliore è stata La Doria (+6,8%).
In perfetta parità ePrice che ha comunicato i conti dei primi nove mesi 2018.
Numeri da cui sono emersi ricavi pari a 112,6 milioni, in diminuzione del 14,9% su base annua, risultato ante imposte di -10,2 milioni, rispetto a -15,8 milioni dei primi nove mesi del 2017.
In calo del 3% Massimo Zanetti Beverage che ha diffuso anch’essa i risultati al 30 settembre 2018.
Nel dettaglio ha riportato ricavi consolidati a 654 milioni, rispetto ai 708,5 milioni registrati nei primi nove mesi del 2017, in calo del 7,7% a cambi correnti e del 4,1 % a cambi costanti.
L’utile netto, pari a 12,4 milioni, ha evidenziato una crescita del 50,9% rispetto ai primi nove mesi del 2017.
Conti diffusi infine pure da Valsoia (-4,8%).
Numeri da cui sono emersi ricavi a 21,6 milioni, in diminuzione dell’1,9% rispetto al pari periodo del 2017 e un utile netto di 2,4 milioni (-14,1%).