doBank starebbe lavorando al lancio di una piattaforma multi seller che permetta alle banche il deconsolidamento degli Unlikely to pay (Utp) relativi alle Pmi.
È quanto riportano rumor di stampa, secondo il quali l’Ad Andrea Mangoni sarebbe al lavoro su questo progetto con l’idea di annunciarlo ufficialmente entro il primo trimestre 2019.
La piattaforma prevederebbe un sistema di gestione e monitoraggio delle società in difficoltà cercando di attivare un turnaround industriale, fornendo loro la dotazione di nuovi capitali a sostegno della ristrutturazione, per poi poter recuperare le posizioni incagliate.
Sempre secondo gli stessi rumor, nella fase di avvio della piattaforma verrebbero coinvolte tre/cinque banche per un ammontare complessivo di due miliardi, per poi salire nel corso del tempo.
Recentemente il gruppo ha creato una divisione ad hoc per gli Utp, guidata da Andrea Giovannelli, che sarà colui che seguirà concretamente l’operazione. Secondo quanto stimato da doBank, le dimensioni del mercato degli Utp quest’anno dovrebbe attestarsi a 18 miliardi, per poi superare 25 miliardi.
La creazione di suddetta piattaforma ricalcherebbe il modello ha appena lanciato in Grecia, dove doBank ha ottenuto la gestione in esclusiva di un portafoglio di Npl da 1,8 miliardi in capo alle quattro principali banche greche e composto da posizioni riferite a 300 Pmi appartenenti a gruppo di aziende esposte ad almeno due dei quattro istituti.
Intorno alle a Piazza Affari 10:00 il titolo segna un rialzo dello 0,5% a 9,68 euro, mentre l’indice di settore arretra dello 0,6 per cento.