Il cda di Equita Group ha approvato i risultati dei primi 9 mesi del 2018 che hanno visto un utile netto di 7,9 milioni, in aumento del 33% rispetto ai primi 9 mesi 2017. I ricavi lordi sono cresciuti significativamente, raggiungendo i 48,5 milioni (+32%) spinti dai maggiori ricavi generati dall’area di investment banking.
Equita Group, lo scorso 23 ottobre ha perfezionato il passaggio dall’Aim al Mta segmento Star. La società è impegnata in un processo di crescita, specialmente nell’area dell’Alternative Asset Management che si propone di lanciare un nuovo fondo di private debt, di costituire una sgr controllata dalla stessa Equita Group, e la gestione in delega di un fondo di Euromobiliare sgr distribuito da Credem.
Nella tabella seguente sono presentati i risultati economici relativi ai primi 9 mesi del 2018, approvati dal Cda di Equita Group lo scorso venerdì.
I ricavi lordi di Equita nei primi nove mesi salgono da 36,7 a 48,5 milioni, con un incremento del 32,2% grazie al significativo progresso dei ricavi delle aree Investment Banking (+85% a 22,4 milioni in relazione al maggior numero di operazioni concluse) e Alternative Asset Management (+60% a 3,2 milioni).
Nello specifico, i ricavi Sales & Trading sono aumentati del 3,4% a 15,4 milioni, grazie anche al consolidamento del ramo Retail hub acquisito da Nexi lo scorso marzo che ha più che compensato gli impatti negativi dovuti all’introduzione della MiFID II e alla riduzione dei volumi totali di mercato dell’intermediazione in conto terzi di titoli azionari sull’Mta.
I ricavi dal Proprietary Trading sono pari a 7,5 milioni, in leggero calo dai 7,7 dei primi 9 mesi 2017, per via della maggiore incertezza sui mercati.
L’area investment banking registra ricavi per 22,4 milioni, in significativo aumento rispetto ai 12,1 del pari periodo 2017. Performance che ha beneficiato delle maggiori operazioni concluse nell’area M&A e advisory, equity capital markets e debt capital markets.
Nell’ambito del comparto Alternative Asset Management, i ricavi sono passati da 2 a 3,2 milioni grazie al contributo positivo di tutte e tre le aree sottostanti.
Le spese del personale sono aumentate del 47% a 22,8 milioni, con la relativa incidenza sui ricavi diminuita dal 50% a 47%.
Le altre spese amministrative segnano invece un progresso del 27% a 12,9 milioni, un andamento influenzato soprattutto dai costi legati alle spese per consulenza per 1,6 milioni per il passaggio al Mta segmento Star.
L’utile netto aumenta del 33,7% a 9,1 milioni, grazie anche alla minor incidenza delle imposte sul reddito.
Sul fronte patrimoniale, il patrimonio netto si fissa a 77,9 milioni, rispetto ai 79 milioni del 31 dicembre 2017. Si ricorda che lo scorso mese di maggio sono stati distribuiti dividendi per circa 10 milioni.
Il Total Capital Ratio al 30 settembre 2018 è pari al 24,4% rispetto al 29,8% a fine anno 2017. La differenza è da imputarsi principalmente ai maggiori investimenti in società finanziarie.
L’ad di Equita, Andrea Vismara, ha commentato: “Nei primi nove mesi del 2018 siamo riusciti a crescere in termini di Ricavi e Utile Netto, nonostante un mercato non favorevole. Abbiamo continuato a investire tempo e risorse per completare la nostra struttura e per passare rapidamente al segmento di quotazione STAR come avevamo promesso al momento dell’IPO. Abbiamo inoltre inserito nuovi professionisti in aree chiave come l’Investment Banking e il Sales & Trading e integrato con successo il ramo d’azienda di Brokerage & Primary Markets e Market Making acquisito a giugno 2018”.