Crolla nella scorsa settimana l’Indice Ingegneria e Impiantistica Italia che nelle ultime cinque sedute ha segnato un calo del 5,4%, penalizzato dalla pubblicazione di alcune trimestrali pocco apprezzate dagli investitori.
Nel frattempo, il corrispondente indice europeo ha segnato un -0,9% e il Ftse Mib un -0,7 per cento.
Tra i conti che hanno deluso gli operatori figurano quelli di Leonardo (-7,9%) che è crollata nella seduta di venerdì, principalmente per i dubbi sulla capacità del gruppo di raggiungere la guidance 2018, confermata dal management.
Nel corso del terzo trimestre, infatti, la gestione operativa ha deluso le attese contribuendo a rilevare un calo dell’Ebita nell’arco dei nove mesi.
Sul fronte operativo, il gruppo guidato da Alessandro Profumo ha siglato nuovi contratti in Cina nel settore Elicotteri.
Inoltre, si segnala che il Tar del Lazio ha annullato l’assegnazione a un consozio che include Leonardo e Tim di una commessa da 161 milioni per il Ministero delle Infrastrutture.
Calo minore, invece, per Prysmian (-3,2%) che ritraccia dopo la corsa dell’ottava precedente. Il gruppo milanese presenterà mercoledì i risultati del terzo trimestre.
Tra le Mid Cap, pesante rosso per Fincantieri (-13,3%) che affonda seduta di venerdì dopo la pubblicazione di risultati del terzo trimestre al di sotto delle attese.
Il gruppo guidato da Giuseppe Bono lo scorso 30 settembre ha raggiunto un carico di lavoro complessivo al livello record di 32,5 miliardi, pari a 6,5 volte i ricavi del 2017.
Dato che affianca nei nove mesi un incremento del fatturato dell’8,5% a 3.878 milioni e una crescita della marginalità del 7,3 per cento, in linea con la guidance per il 2018 confermata dal management.
Inoltre, il Ceo Giuseppe Bono ha firmato un accordo in Cina per la costituzione di un nuovo hub crocieristico.
Contengono invece le perdite Danieli (-1,3%) e Salini Impregilo (-1,1%).
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, nuovo crollo per Astaldi (-12,4%), in rosso insieme a Trevi (-4,1%).