Mercati Usa – Chiusura di ottava negativa, Nasdaq a -1,6%

La sorsa ottava si è chiusa in negativo per i listini americani, in scia alle preoccupazioni per il rallentamento della crescita mondiale.

L’unica notizia positiva di una giornata vissuta sempre in rosso, da tutti e quattro gli indici principali, è la timida reazione finale che consente a Wall Street di chiudere sopra i minimi intraday evitando di sprofondare ulteriormente.

Il bilancio finale vede il Dow Jones in calo dello 0,8%, lo S&P 500 dello 0,9%, il Nasdaq dell’1,6% il Russell 2000 dell’1,8 per cento.

VIX in rialzo di quasi quattro punti percentuali a 17,36.

Al nuovo nervosismo dei listini del finale della scorsa settimana ha contribuito l’ulteriore discesa del prezzo del greggio (-0,9%) che buca intraday la soglia psicologica dei 60 dollari al barile e chiude a $60,15 in calo del 22% dal massimo degli ultimi quattro anni del 3 di ottobre.

In aggiunta, si somma anche la notizia del calo cinese delle vendite auto ad ottobre (-11,7% sull’anno precedente) per il quarto mese consecutivo.

Malgrado la debolezza delle ultime due sedute, il bilancio settimanale dei listini americani rimane assai positivo con il Dow Jones in crescita del 2,8%, lo S&P 500 del 2,1% ed il Nasdaq dello 0,7 per cento.

Nell’ultima giornata scendono gran parte dei big dei FAANG con Netflix in calo del 4,6%, mentre Apple, Amazon, Google e Facebook arretrano tra l’1,5% ed il 2,5%.

Nel finale di ottava, “flight to quality” verso il mercato obbligazionario con il rendimento della scadenza biennale che scende di quattro punti base al 2,93% e quello decennale di cinque al 3,19 per cento.

Giornata nera per i metalli preziosi con l’oro in calo del 1,3% ai minimi di ottobre e l’argento che sotto performa in ribasso del 2,7 per cento.