Tutti negativi i principali listini europei, con il Ftse Mib che poco prima delle 16:00 arretra dello 0,6 per cento. In Europa il peggiore è il Dax di Francoforte (-1,2%), seguito dal Ftse 100 di Londra (-0,4%), dal Cac 40 di Parigi (-0,4%) e dall’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).
Partenza in negativo anche per Wall Street, dove l’incertezza legata al rallentamento della crescita globale continua a rappresentare un freno per gli investitori. I principali listini, Dow Jones (-0,6%), S&P (-0,7%) e Nasdaq (-1,5%) scambiano in ribasso, mentre il mercato obbligazionario oggi è rimasto chiuso per la festività del Veteran Day. Resta ben intonato il dollaro, in area 1,127 nei confronti dell’euro.
Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund resta stabilmente al di sopra dei 300 punti, con il rendimento del decennale italiano sopra il 3,4%, in attesa della presentazione dei correttivi alla manovra di bilancio previsti entro domani 13 novembre.
Il vice presidente della Bce, Luis de Guindos ha sottolineato come ‘In Europa stanno riemergendo preoccupazioni sulla sostenibilità del debito, sia nel settore pubblico che in quello privato’, con l’Italia che resta il caso più importante.
Il superindice Ocse, che mira ad anticipare l’andamento dell’attività economica nei successivi 6-9 mesi, ha confermato l’indebolimento della crescita di molte economie avanzate, soprattutto in Europa. In particolar modo l’indice prevede un rallentamento nel Regno Unito e nell’area euro, non più solo per paesi come la Francia e l’Italia ma anche lper quanto riguarda la Germania. Invariate invece le previsioni su Usa, Canada e Giappone.
La futura riduzione dell’offerta di greggio annunciata dall’Arabia Saudita continua a spingere le quotazioni del greggio, con Wti e Brent in frazionale rialzo rispettivamente sopra i 60 e 70 dollari al barile.
Tornando a Piazza Affari, resta in vetta TELECOM ITALIA (+3,3%), seguita da UNIPOL (3,2%). STM (-6,2%), penalizzata dalla performance della competitor Infineon è la peggiore del Ftse Mib.