Settimana debole per le società del settore Oil & Gas, penalizzato dal forte calo del prezzo del petrolio.
Le quotazione del greggio sono infatti scivolate in bear market nella settimana in cui sono state reintrodotte le sanzioni americane sull’export iraniano di petrolio.
Sanzioni i cui effetti saranno però più morbidi di quanto gli operatori temevano negli scorsi mesi, a causa delle esezioni che gli Stati Uniti hanno concesso a 8 paesi, tra cui Cina, India e Italia.
Il mercato è stato inoltre messo sotto pressione dal settimo incremento consecutivo delle scorte Usa, dopo il quale l’Opec+ ha deciso di rimettere sul tavolo delle discussioni un ripristino dei tagli alla produzione nel 2019.
In questo scenario, poco dopo la chiusura di venerdì, il Wti scambiava a 59,9 $/bl (-5,6% w/w) mentre il Brent quotava 69,8 $/bl (-4,2% w/w), entrambi in calo di oltre il 20% rispetto ai massimi da fine 2014 toccati ad inizio ottobre, rispettivamente a 76,9 e 86,74 dollari al barile.
Il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale, nelle scorse 5 sedute, ha invece segnato un +1%, rispetto al +0,6% del corrispondente indice europeo, grazie soprattutto alla performance di Eni (+0,6%).
Nell’ottava il gruppo di San Donato ha annunciato uno scambio di partecipazioni con Lukoil su tre licenze esplorative in Messico.
Nel frattempo il Ceo del gruppo, Claudio Descalzi, ha inoltre viaggiato in Libia e in Angola, dove ha fatto il punto con le autorità sulle attività di Eni nei paesi.
Forti vendite invece sulle altre big Tenaris (-3,6%) e Saipem (-3,7%).
Tra le Mid Cap, affonda Maire Tecnimont (-11,4%), nonostante risultati solidi evidenziati nei nove mesi, mentre nel trimestre i conti hanno deluso le attese.
Più contenute, ma sempre elevate, le perdite per Saras (-3,4%) che ha beneficiato dell’esenzione dell’Italia dalle sanzioni all’Iran. Inoltre, l’EMC Benchmark è risalito sopra a 2,5 dollari/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, in calo d’Amico (-3,4%) dopoche ha riportato un aumento delle perdite sia nel terzo trimestre che nei nove mesi del 2018. In progresso invece Gas Plus (+2,3%).