Intorno alle 15:40 le principali borse continentali mostrano un andamento contrastato mentre Wall Street ha aperto con un timido rimbalzo grazie anche al cauto ottimismo sul fronte commerciale, dopo le vendite della seduta precedente innescate dal sell-off sui tecnologici.
Poco sopra la parità il Ftse Mib (+0,3%), così come il Dax di Francoforte (+0,5%), il Cac 40 di Parigi (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) mentre il Ftse 100 di Londra è a -0,1 per cento. Oltreoceano il Dow Jones guadagna lo 0,2%, lo S&P 500 mezzo punto percentuale e il Nasdaq rimbalza di quasi un punto percentuale.
Sul Forex recupera terreno l’euro, in area 1,127 dollari, dopo i dati sopra le attese sull’indice tedesco Zew diffusi in mattinata. Intanto cresce l’attesa per la presentazione dei correttivi alla manovra di bilancio italiana, prevista entro stasera. Sull’obbligazionario lo spread Btp-Bund si attesta intorno a 304 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,44% dopo le aste di titoli a 3, 7 e 20 anni di stamattina.
Tra le materie prime continuano ad arretrare le quotazioni del greggio, con Wti e Brent in calo di oltre 2 punti percentuali rispettivamente a 58,6 e 68,6 dollari al barile, dopo le critiche di Trump nei confronti dell’Arabia Saudita intenzionata a tagliare la produzione. Pesa anche la nuova revisione al ribasso delle stime sulla domanda da parte dell’Opec, che si attende una contrazione nel 2019 in scia al rallentamento dell’economia globale. Poco mosso l’oro, in area 1.200 dollari l’oncia.
Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano soprattutto MONCLER (+3%), dopo le dichiarazioni dell’Ad Ruffini secondo cui il 2018 si sta rivelando un anno dai numeri molto forti per la maison in Cina. Bene anche PRYSMIAN (+2,2% in attesa dei conti) e FCA (+1,4%).
In rosso invece i petroliferi SAIPEM (-2,7%), ENI(-2,5%) e TENARIS (-2%), trascinati al ribasso dalle quotazioni del greggio, oltre a BREMBO (-2,1%).