Prima seduta settimanale in lieve progresso per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, beneficiando del rimbalzo del greggio, ha chiuso a +0,1% rispetto al -0,3% del corrispondente indice europeo.
In rosso invece le Borse europee, penalizzate anche dall’avvio negativo di Wall Street. A Milano il Ftse Mib ha chiuso a -1% in attesa della presentazione dei correttivi alla manovra di bilancio previsti entro oggi.
Ripartono le quotazioni del petrolio, scivolate in bear maket la scorsa settimana, dopo che l’Arabia Saudita ha annunciato che taglierà di 500 mila barili/giorno il proprio export nei mesi di dicembre.
Annuncio che segue al ritorno sul tavolo dei tagli alla produzione a parte dal 2019, sui quali l’Opec+ ha discusso nella riunione di domenica.
Secondo l’Arabia Saudita, visti i dati sulle scorte, è necessario un taglio di almeno un milione di barili/giorno rispetto ai livelli di ottobre, anche se il Ministro dell’Energia, Al-Falih, ha affermato che è ancora presto per parlare di tagli coordinati.
In questo scenario, poco dopo la chiusura di ieri, il Wti scambiava a 60,9 $/bl (+1,1%) mentre il Brent quotava 71,1 $/bl (+1,3%).
Sull’azionario, in calo tra le big Tenaris (-0,8%) mentre ha chiuso in positivo Saipem (+0,1%), su cui il Tribunale di Milano ha respinto la richiesta di risarcimento per 174 milioni avanzata da 64 investitori.
Ancora meglio ha fatto Eni (+0,2%) che cederà il 20% della concessione Nour a Mubadala Petroleum.
Inoltre, il gruppo ha annunciato la creazione di una jv tra Versalis e Mazrui nei chemicals innovativi in Medio Oriente.
Tra le Mid Cap, in forte calo Maire Tecnimont (-3,2%) mentre ha chiuso al di sopra della parità Saras (+0,1%) che ha reso noto l’EMC Benchmark, salito al di sopra dei 3 dollari/barile.
Infine, tra le società a minore capitalizzazione, in rialzo d’Amico (+1,4%) mentre ha terminato le contrattazioni in rosso Gas Plus (-1,4%).