I ricavi totali del gruppo nei primi 9 mesi del 2018 si attestano a 35,1 milioni, in flessione del 14,6% rispetto ai 41,1 milioni del corrispondente periodo del 2017.
I ricavi core, costituiti principalmente da licenze software e relative manutenzioni (32,2%), royalties, canoni di utilizzo e servizi SAAS (Software As A Service, 16,3%), canoni di assistenza e servizi professionali (51,4%), sono in linea con l’esercizio precedente a 30,8 milioni. Crescono i ricavi Italia (+2,3%) mentre sono in calo del 10,1% i ricavi verso l’estero.
L’Ebitda dei mesi si attesta a 3,6 milioni, in aumento del 45,4% rispetto ai 2,5 milioni del 30 settembre 2017 e con un’incidenza sui ricavi totali in crescita al 10,1% (6% nel 2017), grazie alla costante azione di efficientamento sia dei costi diretti industriali operativi che di quelli indiretti (saving relativo ai costi delle sedi a pieno regime già da inizio anno).
L’Ebit, che include ammortamenti per 3,9 milioni e altre svalutazioni per 72 mila euro, risulta negativo per soli 0,4 milioni, in netto miglioramento rispetto al valore negativo di 1,4 milioni dei nove mesi del 2017.
I 9 mesi si chiudono con una perdita più che dimezzata a 0,7 milioni rispetto a negativi 1,9 milioni del periodo precedente. L’indebitamento finanziario netto rimane pressoché invariato rispetto al 31 dicembre 2017a 2,3 milioni.
I risultati economici dei primi nove mesi del 2018 sono in linea con gli obbiettivi di marginalità del Piano ed evidenziano una crescita importante rispetto allo stesso periodo del 2017 grazie alla vendita di nuove licenze software frutto degli investimenti in R&D degli ultimi anni e alle azioni di ottimizzazione dei costi operativi. Soddisfacenti i ricavi, sempre più focalizzati sul “core business” della società, di rilievo anche gli ordini in grande aumento per la produzione dei ricavi del 2019. In crescita il mercato italiano oltre a quello del Nord America.