Cembre, nei primi nove mesi del 2018, ha evidenziato un incremento del 10% del giro d’affari a 107,3 milioni rispetto al pari periodo del 2017.
A parità di perimetro, ovvero senza il contributo per 3,5 milioni della neoacquisita IKUMA KG, l’aumento rilevato sarebbe pari al 6,4 per cento.
A livello geografico, l’Italia ha riportato una crescita dell’8,9% mentre il fatturato degli altri mercati è aumentato del 10,7 per cento.
Il mercato domestico ha inoltre contribuito al risultato complessivo per il 41,4% mentre l’Europa ne ha generato il 43,1% e il Resto del mondo il 15,5 per cento.
Si segnala inoltre che, nel terzo trimestre 2018, i ricavi sono aumentati del 9,7% su base annua a 34 milioni.
Nella gestione operativa, l’Ebitda adjusted ha mostrato un incremento del 7,8% a 27,2 milioni, con un’incidenza sul fatturato scesa leggermente al 25,3% (-20 basis point).
Il dato è al netto degli accantonamenti e delle componenti non ricorrenti, queste ultime reappresentative di oneri legati all’acquisizione per 0,4 milioni nel 9M 18 e di proventi derivanti dalla vendita di un immobile per 0,5 milioni nei 9M 17.
L’Ebit adjusted, al netto delle sopra citate componenti straordinarie, è invece cresciuto del 7,2% a 21,9 milioni, con un ros sceso al 20,4% (-20 basis point).
Nel corso del terzo trimestre, invece, l’Ebitda è calato dell’1,5% mentre l’Ebit è diminuito del 5,1 per cento.
Il periodo si è chiuso con un utile netto pari a 16,6 milioni, in crescita del 15,2% rispetto ai primi nove mesi del 2017, principalmente grazie alla riduzione del tax rate dovuta ai benefici per 0,9 milioni generati dal patent box.
Dal lato patrimoniale, infine, la liquidità netta è scesa a 4,1 milioni, rispetto ai 20,3 milioni rilevati lo scorso 31 dicembre, per effetto del pagamento di dividendi per 13,3 milioni, di investimenti per 12,3 milioni e dell’esborso di 8,3 milioni per l’acquisizione di IKUMA KG.