Credem, nei giorni scorsi, ha perfezionato la vendita di un portafoglio di crediti in sofferenza per un valore lordo pari a circa 80 milioni.
Il tutto nell’ambito della normale attività di ottimizzazione dei crediti deteriorati che per il gruppo si mantengono a livelli molto contenuti e tra i migliori del sistema.
Suddetta cessione riduce dall’attuale 5,1% al 4,8% (pro-forma post-cessione calcolato sulla base dei dati al 30 settembre 2018) l’incidenza dei crediti problematici lordi sul totale dei crediti lordi (Npl ratio), già al di sotto della soglia di significatività del 5% indicata dall’EBA.
L’operazione, che genera un impatto positivo sul conto economico, prevede la cessione di un portafoglio costituito da circa 1.000 posizioni, prevalentemente non collateralizzate (64% del portafoglio ceduto), pari a circa il 10% delle sofferenze lorde del gruppo che, a fine settembre, ammontavano a 797,9 milioni.
A seguito della cessione, il totale dei crediti problematici netti scende sotto i 600 milioni, assestandosi a meno del 2,5% del totale degli impieghi.