Esprinet ha diffuso ieri a mercati chiusi i conti del terzo trimestre 2018, chiuso con un deciso incremento dei ricavi, ma con margini operativi e utile netto in calo. Risultati che, intorno alle 10:30, spingono il titolo in calo del 4,8% a 3,79 euro.
Nel dettaglio, il gruppo che distribuisce tecnologia B2B in Italia e nella penisola iberica ha realizzato nel periodo luglio-settembre ricavi per 771,6 milioni, in aumento del 11,7% rispetto al terzo trimestre 2017.
La sottogruppo Italia, che comprende Esprinet, V-Valley, EDSlan, Mosaico, Nilox Deutschland e Gruppo Celly mostra un incremento annuo del 15% a circa 476,1 milioni, mentre la sottogruppo Iberica (Esprinet Iberica, Esprinet Portugal, Tape, Vinzeo Technologies e V-Valley Iberian) ha generato vendite per circa 826,1 milioni (+6% a/a).
L’Ebitda consolidato è diminuito del 9,8% a 5,3 milioni, con una marginalità rispetto ai ricavi in calo di 20 punti base allo 0,7 per cento.
L’Ebit si è fissato a 4,1 milioni, in flessione del 14,5% su base tendenziale (incremento del +8% se si escludono le suddette componenti di costo non ricorrenti) con una riduzione dell’incidenza sui ricavi da 0,70% a 0,5% (0,7% al netto delle componenti di costo non ricorrenti).
Nel terzo trimestre l’utile ante imposte ha mostrato un peggioramento pari al -22,8% a 2,9 milioni (incremento del +7% se si escludono le componenti di costo non ricorrenti).
L’utile netto consolidato si è attestato a 2,1 milioni contro 2,7 milioni del corrispondente periodo del 2017 mostrando una flessione del -19% (incremento del +11% se si escludono le suddette componenti di costo non ricorrenti);
La posizione finanziaria netta al 30 settembre è negativa (debito) per 120,8 milioni a fronte di debiti netti per 24,6 milioni al 30 giugno 2018.