I ricavi del Gruppo nei primi nove mesi del 2018 sono stati pari a 57 milioni, in aumento del 49,1% rispetto all’analogo periodo del 2017 (38,21 milioni). A cambi costanti il fatturato evidenzierebbe un incremento ancora maggiore, pari al 56,7 per cento.
Tutte le aree geografiche hanno generato ricavi maggiori rispetto all’anno precedente e l’omogeneità del trend di crescita è un indicatore della sua natura strutturale. Gli ordini per il 2019 a fine settembre sono superiori del 30% rispetto a quelli esistenti nello stesso periodo del 2017 per l’anno a seguire quindi il trend continuerà verosimilmente nei prossimi trimestri, sostenuto in particolare dall’area americana e da quella europea che nei primi nove mesi del 2018 hanno mostrato i tassi di sviluppo maggiori.
Inoltre, la crescita è stata trainata dal business tradizionale dei computer embedded, sotto forma di schede e di sistemi, mentre il potenziale del nuovo settore IoT non si è ancora espresso. In considerazione del livello degli ordini in portafoglio e degli attuali tempi di consegna, per il quarto trimestre il Management si attende un fatturato in linea con quello ottenuto lo scorso anno.
Il primo margine del periodo è stato pari a 27,5 milioni, con un’incidenza sul fatturato del 48,2% (47,8% nei primi nove mesi del 2017). L’incidenza dei costi operativi sul fatturato è passata dal 62,8% dei primi nove mesi del 2017 al 42,7% dei primi nove mesi del 2018.
L’Ebitda nei primi nove mesi ammonta a 5,6 milioni (9,8% dei ricavi) rispetto a negativi 2,9 milioni per il 2017 (-7,5% dei ricavi), riflettendo così l’andamento tanto del primo margine quanto dei costi operativi.
L’Ebit si attesta a 4,2 milioni (7,3% dei ricavi), rispetto a -6,5 milioni dei primi nove mesi 2017. L’andamento del reddito operativo risente degli ammortamenti imputati a conto economico nei primi nove mesi del 2018, oltre che dall’andamento dell’Ebitda. Gli ammortamenti contabilizzati nel 2017 includevano 1,8 milioni derivanti dagli effetti della “price allocation” relativa all’acquisizione di Advanet Inc.. Gli effetti della “price allocation” si sono conclusi a fine 2017 e non hanno quindi comportato alcun impatto nel 2018.
Il risultato netto è pari a 3,4 milioni (-7,2 milioni nei primi nove mesi 2017). L’andamento beneficia in parte dell’utilizzo di perdite fiscali non contabilizzate al 31 dicembre 2017, che ammontano in totale a 60,7 milioni e sono presenti in maggior misura nella capogruppo Eurotech S.p.A. e in misura minore nella società americana Eurotech Inc..
Il Gruppo, al 30 settembre 2018, evidenzia un indebitamento finanziario netto di 1,1 milioni in netta riduzione rispetto a 5,8 milioni di fine 2017, per effetto dei flussi generati dall’attività operativa pari a 7,23 milioni.