Nei primi nove mesi del 2018 il gruppo ha registrato ricavi consolidati pari a 433,4 milioni, in crescita dello 0,7% rispetto al dato proforma (che simula il consolidamento di Italtel) riferito allo stesso periodo del precedente esercizio.
Cresce il mercato Banking, Finance & Insurance, con un incremento dei ricavi rispetto ai nove mesi del 2017, soprattutto grazie alla performance della componente Digital Infrastructure.
Nel settore Healthcare, in presenza di un contesto di mercato stazionario, il gruppo è riuscito ad aumentare la propria quota di mercato ampliando il portafoglio ordini e registrando, nei primi tre trimestri, ricavi in crescita e margini in lieve incremento, pure a fronte di un contenimento della spesa sanitaria.
Le condizioni macroeconomiche hanno impedito al mercato Telco & Media di replicare nel 2018 l’incremento dei ricavi segnato nel 2017, ma il gruppo ha comunque confermato il posizionamento e il market share, con marginalità in crescita. In tenuta il mercato Energy & Utilities e la business unit Aerospace and Defence, con ricavi stabili.
Nel settore Retail & Manufacturing il gruppo presenta margini stabili ma ricavi in calo, per il rallentamento degli investimenti in progetti di innovazione di processo e di soluzioni applicative.
In flessione il mercato del Public Sector, caratterizzato ancora dal contenimento della spesa nella pubblica amministrazione sia a livello centrale sia a livello di locale.
Sui Mercati Internazionali l’attività del gruppo ha mostrato, nel corso dei primi tre trimestri del 2018, una lieve contrazione dei ricavi, a causa soprattutto delle difficoltà di carattere geopolitico, oltre che economiche e finanziarie che hanno interessato i paesi dell’America Latina dovute alla forte svalutazione delle monete locali nei confronti del dollaro americano e dell’euro.
Passando alla gestione operativa, è in crescita l’Ebitda, che sale a 15 milioni (+93,1%), con la relativa marginalità in crescita dal 1,8% al 3,5% rispetto al precedente esercizio.
L’Ebit è positivo a 0,6 milioni rispetto ai -4,3 milioni dello scorso anno. Il risultato ante imposte risente di perdite su cambi a causa delle forti svalutazioni monetarie intervenute nei mercati argentino e brasiliano, attestandosi a -15,6 milioni in linea con i primi nove mesi del 2017.
La posizione finanziaria netta al 30 settembre 2018 è pari a -236,2 milioni, in diminuzione rispetto a -222,8 milioni del 31 dicembre 2017.