Il gruppo Landi Renzo, nei primi nove mesi del 2018, ha evidenziato un incremento del 12,3% del fatturato consolidato a 138,1 milioni a parità di perimetro.
Si ricorda infatti che, alla fine del 2017, è stato deconsolidato il settore Sound, tramite la cessione della controllata Eighteen Sound, e la divisione Gas Distribution e Compressed Natural Gas, con il conferimento di SAFE nella joint venture SAFE&CEC.
L’incremento registrato nel periodo riflette dunque il solo andamento del business Automotive, grazie principalmente allo sviluppo del segmento After Market (+17,6%) con l’acquisizione di importanti ordini sul mercato Nord Africano.
Stabili invece le vendite del segmento OEM, che rappresentano il 37,1% dei ricavi complessivi.
A livello geografico, l’81,7% del giro d’affari è stato generato all’estero, di cui il 42,2% in Europa (-5,4% nel periodo), il 16,7% nel Continente Americano (+28,1%) e il 22,8% in Asia e nel Resto del Mondo (+50,7%).
In Italia, che rappresenta il 18,3% del totale, i ricavi sono invece cresciuti del 12,3 per cento.
Nella gestione operativa l’Ebitda adjusted, al netto di oneri non ricorrenti per 1,6 milioni, è quasi raddoppiato a 19,1 milioni, con un’incidenza sul fatturato salita al 13,9% (+6,1%).
L’Ebit adjusted ha quindi mostrato un risultato positivo per 11,2 milioni, rispetto alla perdita per 0,4 milioni rilevata nell’anno precedente.
Il miglioramento della gestione operativa ha beneficiato, oltre ai fattori sopra indicati riguardanti la top line, della riduzione dei costi fissi e della minore quota per ammortamenti.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di competenza dei soci pari a 2,4 milioni, in deciso miglioramento rispetto alla perdita per 11,1 milioni dei 9M 2017.
Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto è salito a 56,6 milioni, rispetto ai 49 milioni a fine dicembre, a causa sia dell’incremento del working capital che degli esborsi legati al piano di mobilità.