Avanza dell’1,3% nella seduta di ieri l’indice settoriale della moda. Una performance sostanzilamente in linea a quella registrata dal corrispondente indice continentale di confronto (+1,6%). Poco distante anche Piazza Affari a +0,9 per cento.
Si è chiuso ieri sera il termine per la presentazione dei correttivi alla manovra di bilancio da parte del governo italiano, intenzionato tuttavia a ribadire le proprie scelte. Una situazione che, ricordiamo, potrebbe spingere la Commissione Europea ad avviare una procedura per infrazione sul debito.
Seduta pimpante per Moncler (+3,7%). Titolo ancora in scia alle dichiarazioni del Ceo Remo Ruffini sul positivo andamento delle vendite in Cina, nonostante il timore della guarra commerciale che si temeva potesse rallentare gli acquisti dei consumatori cinesi nei beni di lusso.
Positive, tra le id cap, Cucinelli (+1,6%) e Geox (+1,9%), quest’ultima in attesa del dato sui ricavi del terzo trimestre 2018, comunicati a mercati chiusi e per la quale gli analisti stimavano vendite in calo del 5% a 267,5 milioni. Dato ufficiale che si colloca al di sotto delle previsioni visto che le vendite del periodo a 258,3 milioni (-8% sul 3Q 2017).
In occasione del Cda, il management ha approvato il nuovo Piano Strategico che prevede forti investimenti sul futuro e un progetto di profonda revisione strategica con finalizzazione sulle esigenze del consumatore per servirlo nel migliore dei modi, in un mondo sempre più digitale, con un modello operativo davvero omni channel.
Flat BasicNet tra le società meno capitalizzate dopo la comunicazione del dato sul fatturato dei nove mesi 2018, chiuso con vendite aggregate di prodotti con i marchi del gruppo (Kappa, Robe di Kappa, Superga, K-Way, Sebago), sviluppate dal network di licenziatari, sono ammontate a 633,1 milioni in crescita dell’11,1% rispetto all’analogo periodo 2017.
Vendite su Zucchi (-3,4%) dopo i conti del terzo trimestre 2018 e i primi nove mesi dell’esercizio in corso che evidenziano in entrambi i casi il miglioramento della gestione operativa grazie all’efficacia della politica di restriione dei costi operativi.
Tra le altre, prosegue il rialzo di Stefanel (+2,1%). Sopra la parità anche Aeffe (+1,1%).