Il Cda della casa editrice di Segrate ha pubblicato i conti sull’andamento della gestione del terzo trimestre 2018.
I risultati presentati hanno disatteso le stime degli analisti in termini di ricavi e di Ebitda adjusted, mentre sono state battute le attese sull’Ebit adjusted (+8,6% sul consensus) e sull’utile netto delle attività in funzionamento (+14,4% sul consensus).
I ricavi consolidati delle attività in continuità del terzo trimestre si sono attestati a 267,2 milioni, in calo del 10,6% rispetto ai 298,8 milioni dell’esercizio precedente. Un andamento riferibile sia all’area Periodici Italia sia all’area Libri la cui performance nel trimestre in esame ha risentito di un timing sfavorevole nel segmento Educational.
Sostanzialmente invariati entrambi i margini della gestione operativa, con l’Ebitda adjusted a 50,7 milioni nonostante la diversa calendarizzazione dei ricavi nell’area Libri rispetto allo scorso esercizio.
Si riduce dell’1,1% a 45,4 milioni l’Ebit adjusted, che non considera le poste straordinarie relative alle ristrutturazioni e ad altre poste straordinarie per complessivi 1,3 milioni.
Dopo aver contabilizzato suddette poste straordinarie, oneri finanziari netti in calo del 29,4% a 2,4 milioni e imposte per 12,4 milioni, il risultato delle attività in continuità rettificato si attesta a 29,4 milioni.
Depurando tale importo della perdita di 198 milioni registrata da Mondadori France, ramo d’azienda destinato alla vendita per il quale è in corso una trattativa con Reworld Media, il risultato netto dei soci del 3Q 2018 si esprime in una perdita di 169 milioni.
Al 30 settembre 2018, l’indebitamento finanziario del gruppo si attesta a 209,3 milioni, diminuito di circa 36,3 milioni rispetto al dato presentato a fine giugno 2018.
Alla luce della discontinuità relativa alle attività francesi, del contesto attuale di riferimento, il management stima per il 2018, un leggero incremento dell’Ebitda adjusted, un risultato netto delle attività in continuità in contrazione sull’intero esercizio di circa 7 milioni rispetto al 2017 per maggiori componenti negative non ricorrenti.
Infine, rispetto alla precedente stima, i ricavi consolidati sono attesi in contrazione high-single digit rispetto all’esercizio precedente, principalmente per la performance dell’area Periodici Italia derivante dai trend negativi dei mercati di riferimento.