Obbligazioni – I Btp scontano il muro contro muro con Bruxelles

Apertura in netto rialzo per i rendimenti dei benchmark italiani che scontano la notizia della posizione intransigente del Governo sulla manovra.

Nulla di inatteso, con la lettera firmata dal Ministro Tria, dell’irremovibilità dalle decisioni assunte.

Non basteranno, con tutta probabilità, a Bruxelles l’introduzione della previsione di reperimento di risorse aggiuntive grazie a privatizzazioni del patrimonio pubblico né la conferma della “invalicabilità” del limite del deficit/Pil al 2,4% (ricordando che la variabilità del rapporto può dipendere da un andamento indesiderato del numeratore, del denominatore o di entrambi), né tanto meno la presenza di un presidio permanente per verificare eventuali scostamenti dagli obiettivi per soprassedere alla decisione di aprire la procedura di infrazione per deficit eccessivo. La decisione finale di Bruxelles perverrà a Roma sempre in forma scritta tra una settimana.

I rendimenti del Btp salgono quindi di dieci centesimi, largo circa, lungo l’intera curva traslandola parallelamente verso l’alto e pari sorte tocca allo spread col Bund. Il Bund inchiodato appena sotto al rendimento dello 0,40% dopo la lettura di una crescita deludente oltre la peggior previsione del Pil tedesco tanto su base trimestrale che annuale, a conferma di un rallentamento di contorni sempre più evidenti.

Perde forza il dollaro che pur rimane abbondantemente sotto 1,13, mentre risale lo spread dei corporate high-yield che si riavvicina pericolosamente a quota 400 per i titoli in euro e rimonta oltre 370 punti base per quelli in dollari.