Oil & Gas – Il petrolio crolla e manda in rosso il settore

Forte calo ieri per il Ftse Italia Petrolio e Gas Naturale che, trascinato a fondo dal nuovo crollo delle quotazioni del greggio, chiude a -1,7% rispetto al -1,6% del corrispondente indice europeo.

Positivo invece il Ftse Mib (+0,9%), il linea con il resto degli Eurolistini, in una seduta vissuta nell’attesa della presentazione dei correttivi alla manovra di bilancio italiana.

Nuovo crollo oggi per le quotazioni del greggio dopo che il presidente americano ha auspicato che l’Opec non proceda con nuovi tagli alla produzione e che mantenga i prezzi su un livello compatibile con l’offerta.

Sul tavolo della prossima riunione di dicembre dell’Opec+ ci sarà infatti l’introduzione di nuovi tagli alla produzione per il 2019, che secondo l’Arabia Saudita potrebbero ammontare a circa un milione di barili/giorno.

La scelta potrebbe essere inoltre favorita dalla nuova revisione al ribasso della domanda del greggio Opec a 31,5 milioni di barili/giorno, inferiore di 500 mila barili alla previsione precedente e di 1,4 milioni all’attuale livello di produzione.

Il calo della domanda, tagliata anche a livello globale, riflette il rallentamento dell’economia globale e l’incremento dell’offerta da parte dei paesi non-Opec.

In questo scenario, poco dopo la chiusura di ieri, il Wti scambiava a 57,7 $/bl (-3,8%) e il Brent a 67,6 $/bl (-3,6%).

Sull’azionario, affondano le big del settore Saipem (-3%), Tenaris (-3%) ed Eni (-2,2%), in coda anche al principale indice milanese.

Il gruppo guidato da Claudio Descalzi ha nel frattempo annunciato un accordo con ADNOC con il quale acquisirà il 25% di una promettente concessione negli Emirati Arabi Uniti.

Tra le Mid Cap, in lieve progresso Saras (+0,8%) mentre prosegue il calo di Maire Tecnimont (-1,9%).

Infine, in rosso le società a minore capitalizzazione Gas Plus (-0,5%) e d’Amico (-2,3%).