Poste Italiane è tra i titoli finanziari più colpiti dalle vendite a Piazza Affari, dopo il rialzo dello spread a quota 315 pb. Le azioni della società dei recapiti intorno alle 11:10 perdono il 4% a 6,6 euro.
La società, dopo la presentazione dei risultati del terzo trimestre, aveva annunciato alcune misure per il rafforzamento del parametro di Solvency II in caso di ulteriore volatilità dello spread, come in effetti sta accadendo. Tale parametro al mese di settembre 2018 era pari al 172%, mentre la società ha fissato come soglia per fare scattare interventi sul capitale il 130 per cento.
Il consensus degli analisti, calcolato da Bloomberg, fissa un target price medio per le azioni di Poste Italiane di 7,7 euro e vede il 57% dei giudizi ‘neutrali’, il 35% di ‘acquisto’ e il 7% di ‘vendita’.
C’è, tuttavia, da segnalare che uno degli ultimi report usciti proprio il 12 novembre da parte del broker americano JP Morgan consiglia di ‘sovrappesare’ il titolo e fissa un target price di 9,6 euro. Nella stessa data anche Equita, secondo quanto riportato da Bloomberg, è uscita con un ‘buy’ e un target price di 9,3 euro. Tra i meno ottimisti all’interno degli studi pubblicati dopo la trimestrale vi è quello di Credit Suisse che ha un giudizio ‘neutral’ e un target price di 6,5 euro.