Il parlamento europeo ha approvato la proposta riguardante l’obiettivo vincolante per le energie rinnovabili che entro il 2030 dovranno salire al 32% del consumo finale lordo all’interno dell’Unione Europea.
Sempre entro la medesima scadenza, l’efficienza energetica nei paesi membri dell’UE dovrà migliorare del 32,5%.
Si segnala inoltre che entrambi i target potranno essere rivisti nel 2023, senza la possibilità tuttavia di apportare modifiche al ribasso.
Con tale approvazione, il parlamento ha pertanto confermato l’accordo provvisorio raggiunto lo scorso giugno riguardante le energie rinnovabili, l’efficienza energetica e la governance nei paesi parte dell’Unione dell’Energia.
Ricordiamo infatti che nel novembre 2016 la Commissione Europea aveva presentato una serie di misure con l’obiettivo di raggiungere un framework legislativo stabile in modo di facilitare una transizione verso l’energia pulita, compiendo di conseguenza un significativo passaggio verso la creazione di una Unione dell’Energia.
Tra gli altri obiettivi dichiarati, il passaggio ai biocarburanti di seconda generazione aumentando al 14% la quota al 2030, senza includere i biocarburanti di prima generazione che comportano un elevato rischio di cambiamento indiretto di destinazione dei terreni (ossia quando i terreni vengono convertiti da coltivazioni non agricole – come i pascoli e le foreste – a produzione alimentare, causando un aumento delle emissioni di CO2).
A partire dal 2019 il contributo derivante da biocarburanti di prima generazione dovrà gradualmente scendere fino a zero nel 2030.
Infine, entro il 31 dicembre 2019, ogni stato dell’Unione dell’Energia sarà chiamato a presentare un piano decennale riguardante il tema energia e clima, con focus su obiettivi, contributi, politiche e misure da adottare.