Ascopiave ha pubblicato i conti consolidati del periodo gennaio – settembre 2018, che evidenziano ricavi pari a 402,83 milioni, in crescita del 6,8% su base tendenziale.
Una dinamica che ha beneficiato principalmente del maggiore fatturato delle vendite di gas (+15,9 milioni), di energia elettrica (+8,4 milioni), di materia prima a termine (+7,3 milioni) e dell’ampliamento del perimetro di consolidamento (5,0 milioni), che hanno più che compensato i minori ricavi riferiti al conseguimento degli obblighi di risparmio energetico (-11,8 milioni).
A livello di risultati operativi, l’Ebitda si attesta a 57,5 milioni, in calo del 2,4% rispetto a pari periodo del 2017, dopo la contabilizzazione di costi operativi per 345,33 milioni (+8,4% a/a). Un andamento che risente della contrazione del settore Vendita di gas ed energia elettrica (-1,92 milioni) e del comparto Corporate (-0,91 milioni), che non sono stati compensati dall’incremento del comparto Distribuzione di gas (+1,43 milioni).
Si segnala che il margine commerciale sull’attività di vendita del gas ha registrato una flessione di 1 milione rispetto ai primi nove mesi dell’esercizio 2017 principalmente per gli effetti non ricorrenti derivanti dal settlement gas.
L’Ebit scende del 6,5% a 38,9 milioni, dopo essere stati spesati maggiori ammortamenti (+1,2 milioni, di cui 500mila euro dovuti all’ampliamento del perimetro di consolidamento) ed accantonamenti per rischi su crediti per 100mila euro.
Al di sotto della gestione operativa, gli oneri finanziari netti sono saliti a 0,59 milioni, più che raddoppiati rispetto al precedente periodo. Il consolidamento con il metodo del patrimonio netto delle società a controllo congiunto e della collegata Sinergie Italiane in liquidazione ha comportato lo stanziamento di proventi per 5,1 milioni, in aumento del 3,6% a/a.
Dopo essere state spesate imposte per 12,17 milioni, in calo del 4,2% per effetto della minore base imponibile generata, il conto economico si chiude con un utile netto di pertinenza dei soci pari a 29,97 milioni (-6,9% su base annua).
Sul fronte patrimoniale, al 30 settembre 2018 l’indebitamento finanziario netto si esprime in 86,5 milioni, sceso di 33,3 milioni rispetto alla fine del 2017, grazie ad un aumento della liquidità (+49,9 milioni) e alla generazione di cassa da parte della gestione del capitale circolante netto operativo e di quella del capitale netto fiscale (+37,9 milioni), a fronte di investimenti netti in immobilizzazioni (-20,2 milioni), di dividendi distribuiti e dell’erogazione di azioni proprie quale remunerazione di piani di incentivazioni (-34,3 milioni).
Gli investimenti ammontano a 16,7 milioni (+13,6% su base annua) e hanno riguardato principalmente lo sviluppo, la manutenzione e l’ammodernamento delle reti e degli impianti di distribuzione del gas.