Proseguono le vendite sul comparto bancario a Piazza Affari, che pure aveva cominciato in rialzo nelle prime battute di negoziazioni. Intorno alle 11:30 il Ftse Italia Banche lascia sul terreno lo 0,9 per cento.
L’andamento risente dell’allargamento dello spread, riportatosi in area 315 pb dopo che ad inizio seduta era sceso sotto i 310 pb (fonte Mts Markets). Il tutto riflette l’incertezza legate alle differenti posizioni di vedute tra Governo italiano e Commissione Europea sulla sostenibilità della manovra economica varata da Roma. L’organismo comunitario invierà la sua nuova controreplica il prossimo 21 novembre.
Nella lettera di risposta inviata dall’esecutivo per rispondere ai rilievi di Bruxelles, il Governo Conte ha confermato i target fissati nell’attuale versione della legge di Bilancio. Nel 2019 il tasso di crescita del Pil è mantenuto all’1,5% (1,6% nel 2020), mentre il rapporto deficit Pil al 2,4% (2,9% le stime della Commissione UE).
In rosso tutti i titoli del Ftse Mib, con Intesa Sanpaolo (-1,3% a 1,95 euro), UniCredit (-1% a 10,95 euro), Bper (-1,5% a 3,34 euro), Ubi (-1,6% a 2,59 euro), Banco Bpm (-2,3% a 1,73 euro) e Mediobanca (-1,1% a 7,76 euro).
Stesso copione tra le Mid Cap, con Credem (-1,2% a 5,11 euro), Popolare Sondrio (-1,2% a 2,75 euro), Mps (-2,1% a 1,44 euro) e Creval (-2,6% a 0,0863 euro).