Le azioni Carige oscillano tra quota 0,0019 euro e quota 0,002 euro a Piazza Affari. Una variazione minima ma che fa segnare scostamenti percentuali del 5% e che provoca un andamento delle contrattazioni a singhiozzo con sospensioni per eccesso di volatilità.
Viste le incertezze, il mercato stenta a prendere una direzione, in attesa di avere i dettagli sulle condizioni dell’emissione obbligazionaria e sull’aumento di capitale.
Nel frattempo, è venuta la conferma del sostegno da parte del Fondo di Tutela dei Depositi, che sottoscriverà una quota di 320 milioni del prestito obbligazionario. Intervento che dovrà essere visto come uno strumento di finanziamento temporaneo in attesa della realizzazione dell’aumento di capitale da 400 milioni, in programma per la prossima primavera.
“Dobbiamo finalizzare la disciplina dell’intervento. Il consiglio farà una proposta, ma l’ultima parola spetta all’assemblea delle banche a fine mese, il 30 novembre”, ha commentato in un’intervista Salvatore Maccarone, presidente del Fondo di Tutela dei Depositi.
“Se si supera questo momento”, ha aggiunto il presidente del fondo, “la nostra percezione è che la banca possa riacquistare capacità di stare sul mercato, anche se sarà probabilmente destinata a qualche forma di aggregazione”.