Chiusura in ribasso per il settore Commercio che ha riportato un -2,8% sottoperformando sia il corrispondente indice europeo sia il Ftse Mib, entrambi con -0,8 per cento.
A pesare sul principale listino milanese anche le incertezze legate all’Italia, a seguito del mancato apporto di modifiche alla manovra.
Decisione che potrebbe determinare l’apertura di una procedura di infrazione da parte della Commissione Europea.
Intanto gli investitori sono rimasti in attesa anche delle parole del numero uno della Fed, Jerome Powell.
Campari, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha riportato un -2,4 per cento.
Tra le Mid ha fatto meglio Parmalat seppur con un -0,9 per cento.
In calo del 3,7% Marr nonostante abbia comunicato conti del terzo trimestre 2018 positivi con ricavi pari a 497,1 milioni, in progresso del 3,1% rispetto al pari periodo del 2017 e un utile netto, cresciuto del 4% a 27,7 milioni, un dato superiore del 2,6% rispetto alle attese degli analisti.
Infine tra le Small la migliore è stata Bioera (+1,8%) che ha tentato il recupero dopo il -7,5% della seduta precedente.
Unieuro (-2%) e La Doria (-2,9%) hanno comunicato entrambe i conti.
Nel dettaglio la prima ha riportato nel primo semestre 2018/2019, che si è chiuso lo scorso 31 agosto, ricavi pari a 908,5 milioni, in progresso del 11,7% a/a e un utile netto adjusted di 0,4 milioni (3,1 milioni 1H17/18).
La Doria ha invece realizzato nei primi nove mesi del 2018 ricavi consolidati in aumento dell’1,3% a 512,2 milioni (505,6 milioni al 30 settembre 2017) mentre a cambi costanti la crescita è stata del 2% a/a. L’utile netto si è fissato a 21,8 milioni, pressoché stabile rispetto ai 21 milioni del pari periodo 2017.