Nel corso del terzo trimestre del 2018 il giro d’affari di IMA è cresciuto del 15,5% a 345,4 milioni rispetto al pari periodo del 2017, includendo anche il pieno contributo delle neoacquisite TMC e Petroncini.
Nella gestione operativa, l’Ebitda adjusted, ante oneri non ricorrenti, è cresciuto del 13,8% a 40,4 milioni, con un’incidenza sul fatturato dell’11,7% (-20 basis point).
L’Ebit adjusted ha invece mostrato un calo dell’1,2% a 25,3 milioni, con un ros sceso al 7,3% (-130 basis point) scontando i maggiori ammortamenti spesati nel periodo.
Al lordo di oneri straordinari per 1,6 milioni, l’Ebit reported si attesta a 23,7 milioni, in calo del 3,7% rispetto al 3Q 2017.
Il periodo si è chiuso con un utile netto di competenza dei soci aumentato del 12,4% a 11,8 milioni, beneficiando del miglioramento della gestione finanziaria e della riduzione del tax rate.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è salito a 358,3 milioni rispetto ai 230,5 milioni rilevati lo scorso giugno. Oltre all’incremento del capitale di funzionamento, nel periodo sono state sostenute spese per acquisizioni per 32,4 milioni.