Il gruppo ha presentato ieri i risultati dei primi nove mesi 2018, archiviati con ricavi in aumento del 2,3% a 275 milioni grazie all’incremento del valore del rame.
Nel settore dei conduttori per avvolgimento, il terzo trimestre ha confermato il rallentamento della domanda nel mercato europeo con una conseguente flessione del 7% delle vendite, in parte compensata dai risultati ottenuti nei mercati extra europei.
Le vendite nel settore dei cavi, invece, sono aumentate di circa il 19%, nonostante una contrazione della domanda iniziata già dal mese di luglio.
A livello di gestione operativa, l’Ebitda è diminuito del 13,6% a 13,3 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 4,9% (-90 punti base), mentre l’Ebit è sceso del 15,7% a 7,8 milioni, con una marginalità al 2,8% (-60 punti base).
Sommando i proventi/oneri delle operazioni sui derivati sul rame, l’Ebitda adjusted è aumentato del 3,7% a 15,5 milioni e l’Ebit adjusted del 13,6% a 10 milioni.
Il periodo si è chiuso con un utile netto in aumento dell’8,9% a 6,5 milioni, beneficiando anche di proventi per 2,2 milioni derivanti da operazioni sui derivati sul rame (-0,46 milioni nei nove mesi 2017).
Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto ammonta a 53,3 milioni, in lieve calo rispetto ai 54,1 milioni al 31 dicembre 2017.