Nel terzo trimestre 2018 il gruppo ha consuntivato ricavi pari a 26,2 milioni, in aumento del 3,6% a/a. E’ doveroso segnalare che l’attività di Isagro risente della ciclicità del business.
L’Ebitda e l’Ebit, pur migliorando, rimangono negativi attestandosi rispettivamente a -0,7 milioni e -3,2 milioni, a fronte dei -1,4 e -3,9 milioni del periodo luglio – settembre 2017.
Il saldo della gestione finanziaria è passato da un importo sostanzialmente nullo a -0,6 milioni.
Il periodo in esame si è chiuso con un perdita netta di 2,8 milioni, in calo del 10,6 su base annua.
Sul fronte patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 52,3 milioni, in aumento di 5 milioni rispetto a fine giugno 2018.
Per il 4° trimestre dell’esercizio corrente il management si attende vendite in crescita rispetto a quelle del pari periodo del 2017, con attese di recupero a fine anno del “gap” di fatturato da Agrofarmaci & Servizi consuntivato al 30 settembre e di un risultato netto per l’intero 2018 in leggero miglioramento rispetto a quello del 2017.
Per il 2019-2020, Isagro prevede una ripresa della crescita delle vendite in Asia e Sud America, con recuperi di marginalità e una situazione di conto economico in linea con gli ultimi esercizi e, quindi, ancora di transizione verso il 2021. Dalla seconda metà di tale anno si attende l’inizio delle vendite del nuovo fungicida ad ampio spettro Fluindapyr, incluso nell’attivo di bilancio al valore di costo storico, dal quale ci si attende un importante contributo in termini di vendite e di margini.
Confermato l’obiettivo di fatturato consolidato pari a circa 200 milioni già per il 2021, grazie all’applicazione di linee strategiche quali scoperta e sviluppo di nuove molecole e la crescita nel business delle biosolutions.