La Doria – Utile netto stabile a 8,7 mln nel 3Q 2018

Nel terzo trimestre dell’esercizio in corso il gruppo La Doria ha riportato ricavi diminuiti dell’1,1% a 162,9 milioni.

A livello di margini operativi l’Ebitda ha segnato una contrazione del 10,4% a 16,1 milioni mentre l’Ebit è diminuito del 20,4% a 10,9 milioni, scontando ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni aumentati del 21,7 per cento.

Il saldo della gestione finanziaria diventato positivo a 0,8 milioni da un precedente valore negativo di 1,5 milioni ha consentito di contenere il calo dell’utile ante imposte al 4,6% a 11,7 milioni.

Il periodo in esame si è chiuso con un utile netto di 8,7 milioni sostanzialmente stabile rispetto al terzo trimestre 2017, beneficiando di una minore incidenza delle imposte con un tax rate sceso al 25,6% dal precedente 29,2 per cento.

Sul fronte patrimoniale l’indebitamento finanziario netto si è attestato a 79,1 milioni, in aumento di 14,7 milioni rispetto a fine giugno 2018, per effetto degli investimenti realizzati e dell’incremento delle scorte a seguito della produzione stagionale del pomodoro.

Il management si attende di chiudere il 2018 con un incremento dei ricavi grazie alla crescita dei volumi di vendita.

In termini di marginalità conferma un calo rispetto all’esercizio precedente, calo che tenuto conto del negativo andamento della campagna di trasformazione del pomodoro che si è svolta nel terzo trimestre, è stimato lievemente superiore rispetto al piano.

Il deciso incremento dei costi di produzione sarà solo in parte mitigato dall’aumento dei prezzi di vendita dei derivati del pomodoro.

Pertanto è attesa una flessione della redditività della “linea rossa” nell’esercizio corrente e, in misura maggiore, nella prima metà del 2019, esercizio in cui la produzione del pomodoro genererà ricavi.

E’ previsto uno scenario più positivo con la campagna del prossimo anno grazie alle attese di una forte riduzione delle scorte a livello nazionale che dovrebbe portare a un rialzo delle quotazioni, con effetti a partire dall’ultimo trimestre del prossimo esercizio e soprattutto dal 2020.

Il tutto in uno scenario di mercato nel quale opera il gruppo che continua ad essere caratterizzato da una elevata concorrenza e da pressione sui fornitori in aumento, in particolare nel Regno Unito anche a seguito della Brexit e degli effetti prodotti dalla svalutazione della sterlina.

Ricordiamo infine che La Doria ha varato nell’anno in corso un importante piano quadriennale di investimenti, che impiegherà risorse per circa 115 milioni, orientato all’incremento della capacità produttiva principalmente nelle categorie di prodotto a più alto valore aggiunto e con tassi di crescita potenzialmente più elevati, come i sughi pronti.

Il piano sarà finalizzato, inoltre, alla razionalizzazione dei siti industriali del gruppo e all’aumento dell’efficienza industriale e logistica, con l’obiettivo di essere ancor più competitivi nei costi.