Viaggiano ancora in territorio negativo le borse europee ma Milano resta la peggiore, ormai in ribasso di oltre un punto percentuale. Attorno alle 16:00 il Ftse Mib cede l’1,4%, ma sono in ribasso anche il Cac di Parigi (-1%), il Ftse 100 di Londra (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,5%) e l’Ibex di Madrid (-0,6%).
Nel Regno Unito il susseguirsi di dimissioni di vari ministri del governo May, fra i quali il ministro per la Brexit Dominic Raab, che non condividono l’accordo raggiunto con l’Europa fa crollare la sterlina di oltre un punto percentuale e mezzo, portando il cambio a 1,279. Poco mosso il cambio euro/dollaro, a 1,1294.
Oltreoceano le contrattazioni partono in calo, con Dow Jones a -0,4%, S&P a -0,8% e Nasdaq a -0,2%, appesantiti dall’incertezza legata alla Brexit e alla tenuta del governo britannico.
Tra le materie prime, in attesa dell’uscita dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa, viaggiano sempre in frazionale rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,9%) sopra i 66 dollari e il Wti (+0,4%) sopra i 56 dollari.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sfiora i 315 pb,con il rendimento del decennale italiano a 3,53 per cento. Il ministro Tria ha intanto annunciato l’intenzione di fissare un incontro con Juncker per discutere la posizione dell’italia sulla manovra di bilancio.
Tornando a Piazza Affari, la peggiore resta PRYSMIAN (-5,5%), seguita da MONCLER (-3,6%), mentre sono in cima al listino principale PIRELLI (+1,7%) e TENARIS (+1%).