Chiude in frazionale rialzo dello 0,5% l’indice settoriale della moda sovraperformando così la flessione dello 0,4% registrata dal corrispondente indice europeo di riferiemnto. Arretra dello 0,8% invece Piazza Affari.
La decisione del governo italiano di mantenere invariate le stime per il 2019 su deficit al 2,4% e crescita all’1,5% potrebbe portare all’apertura di una procedura di infrazione da parte di Bruxelles.
Seduta positiva per Moncler, in progresso del 2,1%. Continua ad esprimersi positivamente sui risultati finora ottenuti dalla sua Moncler, il presidente e Ad della maison Remo Ruffini, dichiarando “Siamo molto positivi per fine 2018. E’ un buon momento per il marchio, anche se poi dipenderà dal tempo”.
Aggiungendo: “I primi nove mesi sono andati molto bene in relazione al tempo che è stato caldo non solamente in Italia, ma in tutto il mondo. E’ comunque importante guardare la crescita organica che è stata positiva nonostante il meteo e questo implica che il brand ha una forte energia”.
Secondo il numero uno della maison, Moncler starebbe inoltre studiando accordi in Cina con i grandi player dell’online, puntando però a mantenere un’elevata percezione del marchio.
Crolla Geox (-15,5%) dopo i ricavi del terzo trimestre 2018, chiuso con ricavi per 258,3 milioni, in calo dell’8,3% rispetto al pari periodo dell’esercizio precedente.
Un risultato al di sotto del 3,4% delle stime degli analisti raccolte da Bloomberg che prevedevano ricavi per 267,5 milioni e che sconta l’impatto dei fattori legati al completamento dell’ottimizzazione della rete dei negozi monomarca, alle scelte prudenti volte al miglioramento della qualità e della marginalità del brand nella distribuzione multimarca.
Il board della scarpa che respira ha altresì approvato il nuovo Piano Strategico 2019-2021 che porterà alla creazione di una nuova Geox che vuole parlare un linguaggio più contemporaneo.
L’omnicanalità, vero principio fondante di questo Piano, ha ispirato l’idea di una profonda revisione del gruppo: modello organizzativo più semplice e reattivo, internalizzazione del canale online, strategie di comunicazione più focalizzate sul digitale e sui social, cicli produttivi più veloci, superamento del concetto di stagionalità, conversione dell’intera rete distributiva al nuovo concept entro fine piano.
Poco fiduciosi sull’outlook prudente gli analisti che tagliano raccomandazioni e target price sul titolo.
Vendite anche Ratti (-3,1%). Dai conti dei nove mesi 2018 si osserva una crescita dei ricavi del 12,2% a 73 milioni. Un andamento riconducibile principalmente alle vendite della divisione Luxe cresciute del 24,7% a 32,9 milioni.
Chiude in coda al comparto Caleffi, in ribasso del 4 per cento.