Prysmian nel terzo trimestre del 2018, sfruttando il pieno contributo di General Cable, ha evidenziato un balzo di circa 1 miliardo del giro d’affari fino a 2,9 miliardi. Il progresso si è riflesso anche nella gestione operativa, sia lorda che netta, aumentata a doppia cifra ma che ha riportato un calo della marginalità. Il periodo si è chiuso con un incremento del 21,7% dell’utile netto, cresciuto invece del 18,1% a parità di perimetro. Infine, dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è sceso a 2,9 miliardi.
Nel primo trimestre del 2018 Prysmian ha potuto per la prima volta contare sul pieno contributo della neoacquisita General Cable, consolidata a partire dallo scorso 1 giugno.
Sulla spinta del gruppo americano, il fatturato consolidato è cresciuto del 51,8% a 2.929 milioni, di cui 865 milioni legati a General Cable.
A parità di perimetro, il giro d’affari è invece cresciuto del 7%, grazie principalmente alle accelerazioni rilevate in alcuni business del gruppo.
In particolare, il terzo trimestre ha riscontrato un progresso delle vendite della divisione Telecom in Europa e in America Latina e del segmento Power Distribution in Francia e Germania per la divisione Energy Products, nella quale inoltre si è confermato il buon andamento negli Industrial & Network Components.
In rallentamento, invece, il business Energy Projects, in particolare in Europa, nonostante la conferma del trend positivo già registrato nei primi sei mesi nell’High Voltage.
Nella gestione operativa, l’Ebitda adjusted è cresciuto del 30,1% a 283 milioni, con un’incidenza sul fatturato scesa però all’8,1% (-140 basis point), mentre l’Ebit adjusted ha mostrato un incremento del 28,8% a 179 milioni, con un ros diminuito al 6,1% (-110 basis point).
A parità di perimetro, l’incremento dell’Ebitda adjusted è del 3,3% mentre quello relativo all’Ebit adjusted si attesta al 3,6 per cento, con i relativi margini solo leggermente al di sotto del 3Q 2017.
La redditività è riportata al netto di proventi non ricorrenti per 3 milioni a livello di Ebitda, grazie all’effetto positivo della quotazione YOFC, e di oneri straordinari per 19 milioni a livello di Ebit.
Il periodo presenta dunque un utile netto di competenza dei soci di 101 milioni, in crescita del 21,7% rispetto all’anno precedente. Considerando invece la sola Prysmian la crescita si attesta al 18,1 per cento.
Dal lato patrimoniale, infine, l’indebitamento finanziario netto è sceso a 2.877 milioni, in linea con le attese del management, rispetto ai 3.014 rilevati lo scorso 30 giugno.
Si ricorda inoltre che il dato include l’esborso di 2,6 miliardi legato all’acquisizione di General Cable.